Laboratorio Oltremare, Borgo ligure, olio su tela, 2012 |
Lo scorso sabato avevo in programma un rilassante pomeriggio a casa, seguito da una piacevole serata in compagnia della mia amica S., che prevedeva cena nella nostra pizzeria preferita, chiacchiere e passeggiata in centro storico dove si svolgeva una rievocazione dei balli di fine Ottocento. Avevemo deciso tutto con largo anticipo, con il tavolo prenotato in pizzeria per essere sicure che tutto andasse per il verso giusto... Invece è andato tutto storto!
Infatti nel primo pomeriggio ho avuto un malore e mi sono rivolta, per la prima volta in vita mia, a un pronto soccorso!
Secondo la loro prassi avrei dovuto rimanere dentro fino a mezzanotte, ma alle sei di sera non ne potevo più. Stavo meglio e, visto che dagli esami non risultava nulla di grave, ho firmato per uscire, tra i rimbrotti del medico e dell'infermiere perchè "cosa ci venite a fare in ospedale se poi non volete rispettare la prassi?"... Eh lo so, non è mai simpatico firmare e andare via, capisco il loro disappunto, a dire il vero un po' mi sono sentita in colpa, ma nove ore là dentro per seguire il regolamento, no!!!
Purtroppo dovrò fare alcuni accertamenti perchè ho scoperto di avere l'ipertensione.
Devo ammettere che sono una fifona: ho il terrore degli ospedali ed essere costretta ad andarci per me è stata una brutta esperienza. Ad un certo punto ho cominciato a star male non per il malore a causa del quale ero andata, ma per il desiderio di fuggire da lì!
Non mi piace la sensazione di essere in balia degli altri, di non poter dire basta alle varie terapie ed esami che ti fanno. Poi trovo bruttissimo il fatto che ti trattino come una sedia dell'ambulatorio: ti spostano a destra, a sinistra, senza minimamente dirti che cosa sta succedendo. Veramente una sensazione orribile!
Ho pensato alla sofferenza e alla paura dei poveri animali costretti a subire la vivisezione.
Ho pensato alla malattia e alla morte.
Che orrore!!!
Per questo la domenica seguente ho passato, anche a causa della pioggia, una giornata un po' deprimente, dormendo sul divano per smaltire i postumi del rimbambimento causato dalle flebo che mi avevano fatto.
Però, cari amici, l'aspetto positivo di queste esperienze è che poi riesci ad apprezzare maggiormente la tua quotidianità. Poter decidere liberamente cosa fare e dove andare, poter uscire a guardare il cielo, passeggiare, mangiare, dormire quando ti pare.
Apprezzi la salute e la libertà di decidere per te stesso, aspetti fondamentali dell'esistenza, a cui spesso non si pensa, ritenendoli scontati, ma non è così. Basta poco per perdere questi beni preziosi.
Pubblico la foto di una mia teletta che rappresenta uno dei miei amati borghi della Liguria, con le casette color pastello che mi mettono addosso un senso di serenità e allegria.
Il dipinto non è ancora del tutto finito: mancano alcuni particolati e la verniciatura finale.
Statemi bene, cari amici!
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