sabato 29 giugno 2013

I libri dell'estate


Mio padre diceva che un albero si raddrizza quando è giovane, cioè se una buona abitudine ci viene inculcata quando siamo piccoli, quasi certamente una volta adulti verrà mantenuta, alimentata e ne ricaveremo dei benefici. Così è stato per me con la lettura estiva.

Io adoro leggere, ma la mia attività di lettrice è discontinua: ci sono periodi in cui un libro si trascina da un comodino all'altro per mesi, perchè sono presa da altre cose, tipo la pittura; ci sono invece periodi, come quello estivo, in cui mi trasformo in una lettrice famelica ed accanita.

Da anni, ogni estate io mi impongo di leggere almeno tre libri.
Devo ringraziare la mia insegnante di lettere delle scuole medie. Per le vacanze estive, infatti, ci imponeva di leggere tre libri a scelta e di scriverne la recensione. Ricordo che all'epoca mi sembrava un compito mostruoso: tre libri in tre mesi, voleva dire che dovevo leggere un libro al mese, oltre a tutti gli altri compiti! Da spararsi! Invece ce la facevo sempre e alla fine scoprii che mi piaceva pure. Da allora ho sempre mantenuto questa tradizione.

Questi tre libri devono avere certe caratteristiche, perciò, nel mese di giugno, comincio a passare ore in libreria o in biblioteca alla ricerca dei libri dell'estate. Di solito non mi va bene niente: sono difficile e selettiva, mi affido all'istinto, alla sensazione trasmessami dalla copertina, dal titolo, più spesso dalle lettura delle prime tre o quattro righe. I libri dell'estate devono lasciarmi qualcosa dentro per sempre, devono essere  memorabili.

Quest'anno ho scelto:
 Il giro di vite di Henry James, che in realtà è una rilettura perchè lo avevo già letto in passato, preso in prestito dalla biblioteca, ma è un capolavoro! e merita assolutamente di essere riletto, tanto che la settimana scorsa ho fatto un salto in libreria e l'ho comprato.
Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani, finito proprio poco fa: un libro bellissimo, malinconico, pacato, sicuramente da annoverare nei miei memorabili.
Anna Karenina di Lev Tolstoj, che inizierò stasera, con un poco di timore reverenziale misto ad entusiasmo e curiosità.

Vi saluto, cari amici, con qualche foto del mio inquilino del terrazzo: la tortora Coco.


Come vedete il birbantello non ha ancora preso il volo, anzi! Ora ha pure la sua ciotolina del cibo e il suo trespolo dove la sera si ritira a dormire; inoltre ho fatto delle barricate, dividendo il terrazzo in parte est, riservata alla cagnolina, e parte ovest, zona di Coco, in modo che la pelosa ed il pennuto possano godersi entrambi il sole, senza subire discriminazioni.
Vi assicuro che è un uccello proprio strano e simpatico.
Ieri mattina era scomparso. L'ho cercato ovunque, ma di lui nessuna traccia; quindi ho pensato che se ne fosse andato, come speravo nel post precedente. Devo ammettere che mi dispiaceva, ma non poco... tanto! C'ero rimasta proprio male! Poi, verso mezzogiorno, con mia grande gioia, l'ho visto ricomparire, zampettando attorno ai suoi semini.  Dove era stato? Mah... mistero.


E voi, avete i vostri libri memorabili? Quali sono?


Buona domenica!



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