venerdì 23 giugno 2017

Tra inquietudini e lavori fasulli è arrivata l'estate

Ho ricominciato a leggere L'orto di un perdigiorno di Pia Pera. Ve ne parlai nell'autunno passato, dopo averlo letto per la prima volta preso in prestito dalla biblioteca, e sono molto contenta di averlo infine acquistato perché ero certa che lo avrei ripreso in mano più volte. Questo libro per me è una specie di libro di meditazione: quando sono inquieta rileggo le riflessioni di Pia, le sue splendide descrizioni del trascorrere delle stagioni sul giardino e sto bene.

Oggi fa troppo caldo. Sono qui, nel laboratorio, ho trascinato un tavolino davanti alla finestra spalancata per trarre beneficio dalla corrente d'aria che si crea tra porta e finestra, ma non riesco a lavorare. L'odore dei solventi per la pulitura è fastidioso con quest'afa. Devo interrompere: il cliente aspetterà.

Ho già scritto della mia ricerca, discontinua e fino ad ora infruttuosa, di un lavoretto part-time. Ho scoperto che cercare lavoro oggi è come addentrarsi in una giungla piena d'insidie. Una volta bastava presentarsi, parlare con il titolare della ditta, se gli piacevi potevi fare un periodo di prova e poi ti assumevano. Oggi non si capisce più nulla, con queste cavolo di agenzie interinali! Inoltre, se non sei  abbastanza sgamato, è molto probabile che tu finisca in mano a truffatori.
Venerdì scorso, verso sera, ho ricevuto una telefonata da parte di una non ben specificata multinazionale. Mi chiedono se sono disponibile per un colloquio il giorno seguente, sabato, alle 14.30. La telefonata mi pare strana. Innanzitutto, sono quasi sicura di non aver mandato il curriculum a nessuna multinazionale  e infatti, dopo qualche domanda alla tizia, capisco che loro il mio curriculum non lo hanno e quindi come fanno a possedere il  mio numero di telefono? Poi, alla mia domanda sul tipo di mansione, la donna mi risponde con un vago "Ci sono molte posizioni aperte". Le dico che il giorno seguente ho un impegno e non posso andare al colloquio a quell'ora. "Non si può rimandare alla settimana successiva?" chiedo. No, no, è impossibile perché bla bla bla... della serie O Roma o morte, insomma, domani o mai più. La tizia sembrava avere molta fretta di fissarmi l'appuntamento. Sto sul vago anch'io e dico: "Vediamo se domani riesco a liberarmi..." e lei: "Mi raccomando, l'aspettiamo".
La faccenda non mi convince e naturalmente il giorno dopo non mi presento. E guarda un po'? Questi cominciano a tempestarmi di telefonate.
In seguito, facendo una ricerca sulla rete, capito in un forum in cui alcune persone raccontano esperienze del genere. Tutte seguivano la stessa modalità: una telefonata da una multinazionale anonima, nessuno aveva inviato il curriculum, il colloquio fissato in tutta fretta per il giorno seguente, risposte vaghe alle domande e mansioni lavorative non specificate. Chi si è recato al colloquio si è trovato a fronteggiare tentativi di vendita di corsi o proposte di entrare in una di quelle cosiddette catene di Sant'Antonio in cui tu guadagni se porti gente (ma non è vero e comunque  sono illegali) e altre truffe del genere. Ma le testimonianze più incredibili sono quelle di persone che, dopo questi colloqui, hanno accettato di fare un giorno di prova credendo di andare a fare la segretaria o il magazziniere e si sono invece ritrovate a sfrecciare su un'auto, guidata da giovani neopatentati, verso una destinazione misteriosa. Solo dopo molta insistenza e dopo parecchi kilometri, ai malcapiatati è stato rivelato l'arcano: il lavoro consisteva nel vendere porta a porta  contratti dell'elettricità o del gas. Chi si è impuntato rifiutando di continuare il viaggio è stato lasciato senza mezzi in un parcheggio sconosciuto o in un bar a cento kilometri da casa. Sembra pazzesco, ma le testimonianze sono decine, da tutta Italia.
Vi rendete conto? Praticamente è un sequestro di persona! Ma questa gente, come pensa di trovare qualcuno disposto a lavorare se mette in atto questi inganni così assurdi e ridicoli? Mah... Quindi, se cercate lavoro, orecchie e occhi bene aperti e attenzione alle telefonate strane!

lunedì 5 giugno 2017

Le borse di Madame Crochet


Cari amici, ecco, per chi me l'aveva chiesto, una carrellata di borse e borsellini realizzati a mano dalla sottoscritta per il canale Madame Crochet. 
Sono tutte creazioni lavorate all'uncinetto, foderate e cucite manualmente... Spero vi piacciano!

Partiamo con Sabrina, una borsetta nera, molto chic, da portare a mano ma anche con tracollina in caso di necessità. Le dimensioni esterne contenute nascondono un interno molto capiente e fanno di Sabrina un borsetta portabile, comoda ed elegante. Di questa creazione ho realizzato il tutorial sul canale. (Progetto originale di madame Crochet)


Ha la stessa dimensione ma è molto più vezzosa, Luxury, in cordino beige, una borsa romantica e particolarissima che si adatta ad un abito da cerimonia e anche ad un paio di jeans. (Progetto originale di La Fata Tuttofare).


 Iride, capiente, allegra e tipicamente estiva, borsa in fettuccia di lycra con i manici in resina. Questa è in versione viola, ma è possibile realizzarla in tutti i colori dell'arcobaleno! (Progetto originale di Madane Crochet)


Classica nella sua forma rétro, Cloe, realizzata in cordino dorato con una sfumatura di tortora che ne attenua il brillio rendendo la pochette portabile anche in una sera d'estate. La chiusura decorata la rende una borsetta gioiello.


Piccolo e delizioso, Bolle Blu,  borsellino realizzato con il simpatico punto nocciolina, adatto da portare in mano con un abito estivo, è fatto in cordino morbido blu con inserti in lurex. (Progetto originale di La Fata Tuttofare)


Infine Sirenetta, borsetta in fettuccia, sbarazzina, graziosa e super femminile con il grande fiore bicolore. Realizzabile in tutti i colori. (Progetto originale di Madame Crochet)


Un caro saluto a tutti!