lunedì 29 dicembre 2014

Neve, scoiattoli e piccoli regali

Fonte: 5thandstate.blogspot.it

Cosa c'è di più natalizio di una bella nevicata il 27 dicembre? Forse una bella nevicata la sera del 24... Ma sarebbe chiedere un po' troppo. Quindi mi accontento dei fiocchi di neve scesi copiosamente sabato, per quasi tutto il giorno.


















 Oggi gran parte della neve si è sciolta, resiste ancora sul tetto che vedo dalla finestra della cucina ed in aperta campagna. Comunque fa molto freddo.






















Ieri, durante una passeggiata sulla collina di Madonna del Monte, all'improvviso nel silenzio della campagna innevata, la mia cagnolina ha alzato le orecchie e si è messa in allerta. Allora anch'io mi sono messa in ascolto: dal grande Cedro del Libano di fronte giungeva un crepitìo misterioso, come se minuscole unghie graffiassero la corteccia. Ho alzato lo sguardo ed ho visto due bellissimi scoiattoli dal manto di un meraviglioso bruno rossiccio che si rincorrevano vorticosamente sul tronco e sui rami.
Non mi era mai capitato di verderli; è stato davvero un incontro bello e un po' magico.

Fonte: vroegevogels.vara.nl



Continua ad appassionarmi l'uncinetto. Nei momenti liberi mi sistemo in un angolino caldo della casa e comincio ad uncinettare, praticamente in queste vacanze non vorrei fare altro!
Ho realizzato due pensierini che ho regalato a Natale. Avrei voluto pubblicare le foto qui, così magari qualcuno di voi  avrebbe potuto prendere spunto per un piccolo dono dell'ultimo minuto, ma visto che le destinatarie del pensierino ogni tanto sbirciano il blog, ho preferito mantenere il segreto.
Visto che però le feste non sono finite, vi mostro con qualche foto questa piccola e semplice idea.

Con del filato che avevo in casa ho creato quattro roselline all'uncinetto.


 Nel cuore di alcune rose ho cucito una perla, per dare un tocco di eleganza alla ceazione.
 Ho recuperato due spilloni comperati in merceria tempo fa, e poi ho semplicemente infilato i fiori nello spillone, creando così due spille invernali perfette per chiudere mantelle, scialli o ampie sciarpe.



Infine le ho confezionate in modo romantico con una carta lilla a pois.


Io adoro questo tipo di spilla con i fiori di lana, ne ho fatte molte anche per me. Le trovo femminili ed allegre, danno un tocco di colore a maglioni, giacche, berretti e sciarpe.
 Con pochissimi euro si possono creare piccoli regali che talvolta risultano più graditi dei soliti accessori comperati nei grandi magazzini, perchè fatti con vero affetto, scegliendo gli abbinamenti di colore e prestando attenzione ai particolari,  pensando alla persona che li riceverà.


Un saluto a tutti


Giorgia


Giardino abbandonato sotto la neve


giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale


Auguri a tutti gli amici che mi seguono, e anche a chi passa di qua per caso.
 A presto


Giorgia

lunedì 22 dicembre 2014

Vacanza... ma non troppo

Collana Pasticcino, creazione in carta di Laboratorio Oltremare


Cari amici, siete pronti per iniziare la settimana di Natale?

Io sì!

Ieri sera si è concluso il mercatino dell'Arsenale con cui vi ho tediato per buona parte di dicembre. Sono un po' stanca ma soddisfatta: poteva andare peggio e tutto sommato mi sono divertita.



Ora, vacanza.
Volete sapere quale sarà il mio programma per i giorni di festa? Qualche pranzetto o cenetta fuori, passeggiate, forse una piccola gita in treno per visitare una città vicina.
Il 24 andremo a vedere una mostra di icone antiche a Peschiera del Garda e poi ci fermeremo a mangiare in questo bel paesino sul lago. La sera, come da tradizione, grande scambio di regali tra me ed il mio compagno.
Adesso tutti i pacchetti sono disposti coreograficamente sotto l'albero, sono così carini che quasi quasi mi spiace scartarli.

Ho tanta voglia di andarmene in giro, senza essere legata ad orari ed impegni. Però ho un sacco, un sacchissimo, di lavoro stagnante da portare a termine. Come al solito non riesco a rispettare le scadenze e quindi mi ritrovo a fare tutto con l'ansia. Ma perchè mi comporto così?! Grrrrr non imparerò mai!
Insomma in queste vacanze dovrò essere metodica e di-sci-pli-na-ta... ( Uhm figuriamoci, raccontalo a qualcun altro!).




E voi, amici, che programmi avete per i giorni di festa?






Un saluto luccicoso a tutti!


Giorgia

lunedì 15 dicembre 2014

Mercatino: togliamoci un sassolino dalla scarpa!

Questo post è dedicato alle/ai compagne/i del mercatino dell'Arsenale che si sono un po' incupiti ed accigliati per il fatto che quest'anno Giorgia di Laboratorio Oltremare abbia partecipato al suddetto evento presentando, oltre ai soliti dipinti su legno, anche i suoi Bijoux Romantici.

Ahi ahi! Che scandalo questa ragazza che osa farci concorrenza! Noi che partecipiamo da tanti anni, ma non perchè abbiamo conoscenze ed amicizie a desta e a manca, eh? No, no: è perchè siamo veri creativi, siamo geniali; addirittura i mercatini li abbiamo inventati noi , pensa un po'!
Quindi, questa Giorgia di Laboratorio Comesichiama, finchè se ne stava buona buonina con i suoi dipinti su legno che, diciamo la verità, sono molto belli sì, complimenti tanti complimenti, però non se li è mai filati nessuno, tanto che quella poveraccia non riusciva mai, ma proprio mai, a coprire le spese... Ecco, dicevamo: finchè non ci dava fastidio, ci era simpatica. Anzi, le chiedevamo di guardarci il banco mentre noi andavamo in giro a fare public relations (perchè è con le public relations che si va avanti e si partecipa a tutti i mercatini della galassia, cosa credevi?), tanto lei è così tranquilla, buona, sorridente, inoffensiva... forse un po' tortellina, come si dice dalle nostre parti. Già, così tortellina che possiamo chiderle di entrare nelle nostre associazioni di Grandi Mercatinare Superfantastiche, farci dare i 20, 30, 50, 100 euro della quota associativa, e poi non comunicarle nè le date delle riunioni, nè le date dei mercatini; insomma non le diciamo mai niente, la chiamiamo solo quando ci sono soldini da sganciare, Ok?  Sì, altrimenti non resta posto per noi e per i nostri amici più fidati. Bene, facciamo così. Tanto quella non se accorge, non parla mai, le va bene tutto.

Ma ATTENZIONE! quest'anno cosa è successo?!
Questa tizia di Laboratorio  Comesichiama si è permessa di fare qualcosa per recuperare le spese! ma come? Anche lei ha pagato cari i materiali, spende soldi per mangiare e per la benzina? Ah, pensavamo vivesse d'arte e d'amore, come la Tosca...

E' necessario scoprire cos'ha in mente.
Ho un piano. Indossa la pelliccia e mettiti a quattrozampe fingendo di essere un cane, avvicinati al suo banco e, nell'attimo in cui lei si distrae, fregale un biglietto da visita. Così vediamo se ha un blog e cosa c'è scritto. Nel frattempo io le passo davanti facendo finta di non conoscerla e vado a chiedere informazioni su di lei alla ragazza del banchetto vicino.
Dopo di che non la saluteremo mai più perchè è antipatica, brutta, cattiva, venduta, incoerente e copiona.

                                                         ***

Chiedo scusa ai miei lettori abituali se questo post risulta incomprensibile per loro, ma il sassolino dalla scarpa oggi me lo dovevo togliere con leggerezza, facendomi pure due risate per conto mio.


Saluti a tutti, peace and love.

venerdì 12 dicembre 2014

Laboratorio Oltremare all'ex Arsenale

Nella foto il padiglione 1 dell'ex Arsenale a Verona, sabato 6 dicembre, ore 9.30. Manca mezz'ora all'apertura, siamo tutti pronti ai posti di partenza. Qualcuno si aggira attorno al proprio banco facendo gli ultimi ritocchi all'allestimento, un altro sorseggia un caffè bollente, altri chiacchierano e si salutano felici di ritrovarsi sotto questi antichi soffitti a volta anche questo dicembre.

Ho scattato questa foto il primo giorno per ricordarmi i minuti che precedono l' apertura della manifestazione: è il momento che preferisco. E' vero, in fondo si tratta solo di una semplice mostra-mercato natalizia, però è sempre emozionante prendervi parte. E' bello pensare a come decorare la propria postazione, attendere con un po' d'ansia di conoscere chi saranno i nostri vicini (simpatici o no? Logorroici o taciturni?); è divertente persino arrabbiarsi un po' perchè il nostro dirimpettaio è un venditore più bravo di noi, oppure perchè la signora della bancarella accanto ci ha "mangiato" 10 cm di spazio spostando lesta lesta un tavolino mentre noi eravamo  in bagno... Ah, quest'anno ogni pipì costa la bellezza di 50 centesimi! Se calcoliamo che noi espositori stiamo lì più o meno 10 ore, alla fine della giornata avremo speso di sicuro almeno 1 euro e 50, se non di più, per fare pipì. Che scandalo!!! Anche su questa novità discussioni a non finire.


Il primo fine settimana, che comprendeva anche lunedì 8 dicembre, è già volato via, ma domani e domenica si replica.
Devo ammettere che alla fine dei primi tre giorni ero stanca come se avessi corso la maratona di New York, e se considerate che  l'unica corsa che riesco a sostenere è quella attorno al tavolino del salotto inseguendo il mio cane ladro di calzini sporchi, capite quanto fossi distrutta. Per fortuna mi è passato il mal di schiena.

Vi saluto con qualche foto scattata all'interno del padiglione 1. 


Il mio banco con un "assaggio" di tutte le creazioni del Laboratorio: le icone, i pendenti dipinti, i bijoux romantici.







Le candele artigianali di Flavia.




Il magico banchetto delle porcellane dipinte di Evelin.




Clienti al banchetto di bijoux stile steampunk di Antonella.




Un simpatico visitatore elegantemente vestito di rosso.


Bene, amici.
Ora finisco di preparare le ultime cose e poi corro a nanna: domani mi aspetta una giornata lunga... e poi stanotte nella mia città arriva Santa Lucia !


Un caro saluto

Giorgia

mercoledì 3 dicembre 2014

Torta rustica di patate e... l'atmosfera natalizia che non c'è

Un altro dolce? No basta, siamo stufi!
Sì, sì,  vi sento, cari amici. Ma stavolta quella che vi propongo è una torta salata. Si tratta di una ricetta veloce che vi salverà la cena in qualche occasione. Accompagnata ad una fresca insalata mista diventa un piatto appetitoso, ottimo per l'inverno.

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
3-4 patate medio-grandi
1 confezione di stracchino, mozzarella o provola
1 rametto di rosmarino
2 cucchiai di pan grattato
Preparazione:
lavate e sbucciate le patate, tagliatele a fette dello spessore di circa mezzo cm e fatele sbollentare in acqua salata per 3-4 minuti. Scolatele e lasciatele intiepidire. Adagiate la pasta sfoglia in una teglia e distribuite le patate su tutta la superficie; aggiungete lo stracchino (la torta è buona anche senza, oppure con un altro formaggio). Quindi insaporite con abbondante rosmarino e cospargete di pan grattato. Infornate a 180 gradi per circa 20-30 minuti.

Servitela calda... è buonissima!

Lunedì avevo il pomeriggio libero, quindi ne ho approfittato per fare l'albero di Natale. Quest'anno ho messo gli addobbi prima del solito perchè sono alla ricerca di un'atmosfera natalizia che, sinceramente, ho difficoltà a trovare fuori dalle mura accoglienti di casa mia.

Guardate, non è bello?


Non scriverò il solito pistolotto sulla perdita di significato del Natale, sulla corsa ai regali, sul consumismo, eccetera. Si sa, lo sappiamo tutti, che ormai la nostra esistenza quotidiana è governata dall'economia e da brutture di ogni genere, e sarebbe bellissimo riuscire a disintossicarsi da tutto ciò.

Sapete, ho notato che certa gente è proprio "brutta". Non sto parlando dell'aspetto fisico, ma degli atteggiamenti, dei modi di fare. Ecco un esempio di quella che io considero una "bruttura".
 Il 24 dicembre scorso il mio compagno ed io, felici per le imminenti vacanze di Natale e animati da spirito festoso, andammo alla bottega all'angolo per fare gli auguri alle due titolari (se volete conoscerle, leggete questo post ). Alle nostre frasi d'augurio le due bottegaie, così tradizionaliste,  super cattoliche, credenti e praticanti, risposero con una sconcertante indifferenza che raggiunse picchi ridicoli quando una di loro non trovò di meglio che informarci che gli addetti alla raccolta della spazzatura non sarebbero passati fino al 27 dicembre, e quindi non dovevamo assolutamente depositare accanto al negozio il sacchetto del rifuto secco prima della suddetta data. Ammutoliti da un atteggiamento che avrebbe smorzato lo spirito natalizio di Babbo Natale in persona, io ed il mio compagno girammo i tacchi e ce ne andammo, un po' imbarazzati.

Come avevo anticipato qui sul blog, sabato  29 ho partecipato ad un mercatino sotto il loggiato del palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra a Verona. Si trattava di un evento benefico per cui noi espositori avevamo versato una quota; era prevista un'asta di beneficienza, un aperitivo musicale, la mostra di una fotografa conosciuta e la presenza dei policiti, di tanti visitatori, e il solito grande entusiasmo da parte di noi espositori. Bene, questa  foto testimonia l'affluenza media durante l'intera giornata:


Il Deserto dei Tartari ci fa un baffo!
Per quanto riguarda l'asta benefica, io suppongo sia stata frequentata dall' Uomo invisibile, perchè non ho visto nè politici nè altre persone interessate. E la mostra di fotografia? Una decina di visitatori che probabilmente erano amici e parenti dell'artista.
E anche qui niente atmosfera natalizia. I pochi visitatori erano annoiati e taciturni; si avvicinavano alle bancarelle leccando svogliatamente il gelato o messaggiando, con il naso perennemente incollato allo schermo dell'iphone.





Per fortuna ho avuto l'idea previdente di portarmi un lavoro all'uncinetto appena iniziato; la mia intenzione era quella di lavorare nei tempi morti. Ma qui è stato un mortorio da mattina a sera, tanto che alla fine ho fatto mezza sciarpa!


Ve bene, oggi sono polemica...



So che l'atmosfera natalizia che intendo io non la troverò mai più.

Sto parlando di quell'emozione, quel senso di meraviglia e di gioiosa impazienza che si prova quando si è piccini. Sarebbe bello riuscire a metterne da parte un pizzico da usare, ogni tanto, quando si diventa adulti.

Ho letto un bel post di Francesca-appassionarsi.blogspot sulla bellezza misteriosa della nebbia che mi ha riportato alla memoria il periodo precedente il Natale di tanti anni fa.

 Ricordo alcuni pomeriggi freddi e nebbiosi in cui la mamma accompagnava me e mia sorella dal cartolaio a comprare qualche nuovo addobbo per l'albero o un paio di pecorelle per il presepe.
 Dal cartolaio si potevano trovare le matite ed i quaderni per la scuola, ma anche i giocattoli e le decorazioni natalizie. Era un negozio piccolo, pieno di cose, situato in un vecchio edificio vagamente Liberty, che nonostante le crepe sui muri e l'intonaco scrostato, conservava una discreta eleganza. Quel negozio mi sembrava magico. Dopo le compere tornavamo a casa camminando nelle strade buie e piene di nebbia. Facevamo un albero piccolo, perchè anche la casa dove stavamo lo era. Ricordo le palline di tessuto colorato: rosa, blu, verde; e le lucine che erano molto delicate: quando una si bruciava anche tutte le altre smettevano di funzionare. Poi mangiavamo la minestra o il risotto con il formaggino: erano i piatti del freddo, così caldi e confortevoli per lo stomaco e lo spirito. Infine noi bambine andavamo a dormire. Com'era bello stare sotto le coperte ad aspettare il sonno fissando la fiamma della stufa che stava nel corridoio buio, ascoltando il sibilo del fuoco, fino a quando le palpebre appesantite cedevano al sonno  e si chiudevano, spalancando la porta dei sogni.
Negli anni successivi il cartolaio si trasferì altrove, l'edificio fu ristrutturato e divenne la sede di una banca.
 Fine della magia.





 A presto!


Giorgia

venerdì 28 novembre 2014

Maglioncino rosa

Ieri sera ho terminato un maglioncino fatto all'uncinetto per la mia cagnetta. Dico subito che io, essendo principiante, non avrei mai potuto creare questo lavoretto da sola, infatti mi sono basata sul seguente tutorial: Cappottino per cani di Oana Oros. Oana è bravissima con l'uncinetto ed è brava a spiegare punti e lavorazioni; tramite i suoi video io sto imparando molte cose.

Guardate com'è carina la cucciolona con il suo cappottino tutto rosa! Beh, dalla faccia non sembra  tanto entusiasta... Ma forse perchè ora non sta facendo molto freddo. Ovviamente la mia amichetta non ama indossare nulla che non sia il suo lucente pelo corvino; del resto a me non piace umanizzare i cani e tediarli con fiocchi, profumi e cappottini: loro sono belli così, come la Natura li ha creati.
 Però dovete sapere che Mira ha sette anni, questo significa che, nonostante fisicamente sia molto più in forma di me, non è più un cane giovane... Ahimè. Quindi indosserà questo maglioncino quando andremo a passeggiare e farà freddo.
Ricordo Toby, il mio primo cane (anche lui meticcio nero, trovatello) che a 10 anni cominciò a soffrire di dolori alla schiena; il veterinario disse che doveva stare al caldo e tentò di risolvere il problema con qualche antidolorifico, ma si sa, putroppo contro gli acciacchi dell'età non ci sono medicine magiche.
Toby era  molto intelligente e scaltro. Succedeva, talvolta, di rimanere per distrazione, chiusi fuori casa senza le chiavi. Allora bastava chiamare Toby e lui arrivava di corsa come un super-eroe, si alzava sulle zampe posteriori, mentre con quelle anteriori abbassava la maniglia e, da ottimo padrone di casa qual era, ci faceva entrare riempiendoci di mille complimenti. Quando fu anziano non riuscì più ad aprirci la porta a causa dei dolori,  noi fummo costretti ad  equipaggiarci con scale ed attrezzi vari per entrare da qualche finestra.



Io amo moltissimo i cani. Sono animali straordinari, sensibili, allegri, pensano sempre positivo.
 A partire dai cinque  anni  credo che un cane diventi un compagno perfetto: ha perso l'esuberanza indisciplinata del cucciolo ed ha acquisito saggezza ed equilibrio, sembra conoscere la personalità dell'amico umano meglio di chiunque altro.
 Talvolta mi rattristo se penso che non potrò avere cani all'infinito. Quando sarò molto anziana (se avrò la sorte di diventarvi), non potrò tenere con me un cane, perchè questi animali richiedono energia e impegno, voglia di portarli fuori con il vento, la pioggia, il sol leone...



Va bene, cari amici, meglio pensare al presente.
Ho ancora molti gomitoli dello stesso filato con il quale ho realizzato il cappottino, quindi ora sto facendo uno scaldacollo ai ferri per me. Così la mia cagnetta ed io quest'inverno ce ne andremo in giro perfettamente abbinate.


Domani sarò ad un mercatino in centro a Verona; se avrò tempo farò qualche foto per mostrarvi l'atmosfera natalizia della città.


Buon fine settimana!




Giorgia

giovedì 20 novembre 2014

Torta facile e golosa con yogurth, amaretti e cioccolato

Bentrovati, cari amici!
Eccomi qui con la ricetta dell'ennesima torta... Eh lo so: sono ripetitiva; ma che ci volete fare? Del resto,  preparo due torte la settimana che vengono fatte fuori molto in fretta a colazione, quindi è scontato che ogni tanto mi venga in mente di fotografare la preparazione per farne un post, soprattutto in periodi come questo in cui non ho nulla di speciale o interessante da raccontarvi... Quindi beccatevi la torta!
Questo dolce è catalogato nel mio quadernetto delle ricette  sotto il nome di Torta Preferita, perchè fin da quando ero bambina è sempre stata la torta da me più amata. Oggi che purtroppo piccina non sono più, ho pensato di fare qualche modifica nel contenuto di grassi e zuccheri della ricetta; in particolare ho eliminato il burro e ridotto la quantità di zucchero. Vi assicuro che è comunque una delizia da mangiare a colazione o come dessert.

La preparazione è molto veloce, non vi serve nemmeno la bilancia per pesare la farina perchè vi basta usare il vasetto dello yogurth come misurino.





















La mia cagnolina adora lo yogurth (e anche le torte fatte in casa); guardate come venera il vasetto: spera che una volta mangiato il contenuto glielo dia da portarsi nella cuccia, ma stavolta il contenitore mi serve!



Ingredienti:


un vasetto di yogurth bianco (o al gusto vaniglia) da 125 g
100 g di amaretti
100 g di cioccolato fondente
2 uova intere
1 bustina di lievito per dolci
farina 00 (2 vasetti)
amido di mais (1 vasetto)
olio di semi di  mais (1 vasetto)
zucchero di canna (1 vasetto)
1 pizzico di sale


Tritate gli amaretti e il cioccolato.
In una ciotola versate lo yogurth (lavate il vasetto e usatelo come misurino), aggiungete le uova, un vasetto di zucchero di canna, una vasetto di olio di semi; lavorate con lo sbattitore elettrico.


Incorporate due vasetti di farina 00 e un vasetto di amido di mais, un pizzico di sale, il lievito setacciato. Sbattete per due-tre minuti con la fruste elettriche.
Il composto deve essere cremoso ma non troppo denso.






Unite infine il cioccolato e gli amaretti, mescolando bene. Versate il composto in una teglia ed infornate a 170 C° per circa 30 minuti.




Ed ecco il risultato:




Un abbraccio a tutti!


Giorgia



venerdì 14 novembre 2014

Collana Rose di Novembre



Ecco Rose di Novembre, la creazione di questa settimana.
Continua ad appassionarmi l'utilizzo delle paste polimeriche; questa collana è la terza espressione del mio nuovo interesse. Anche qui sono partita da una piccola stampa floreale in stile vittoriano ed ho costruito attorno la cornice modellando a mano il motivo vegetale.



Ho completato la collana inserendo nell'angolo inferiore del pendente una bella goccia in vetro e agganciandolo ad una catenina color bronzo che ho abbellito con l'aggiunta di perline color verde smeraldo e terra di Siena bruciata.

















Ho dato al pendente una romantica forma a ventaglio per mettere in risalto le rose.


So che mia madre si era innamorata della collana Ophelia, pubblicata la scorsa settimana... Ma forse le piacerà anche Rose di Novembre.

Come ogni anno il periodo che precede dicembre è molto intenso dal punto di vista creativo. La mia mente e le mie mani sono impegnate in tanti progetti. Ahimè tutti richiedono di star seduta a lungo su sedie scomode, in una posizione probabilmente non adatta ai miei problemi di mal di schiena che non ho ancora risolto. 



Buon fine settimana, amici!





















Giorgia

martedì 11 novembre 2014

Piccole cose belle di un pomeriggio sotto la pioggia


Ieri avevo un appuntamento con un signore che mi contattò qualche giorno fa per un intervento di restauro su un dipinto. Sapevo che si trattava di un quadro abbastanza impegnativo, di conseguenza ero un poco agitata. Sapete, non è sempre semplice conquistarsi la fiducia di una persona che ti deve affidare il restauro di un manufatto antico e, magari, importante dal punto di vista affettivo. Io in questi casi sono un'incorreggibile ansiosa e preparo tutto il giorno precedente: indirizzi, numero di telefono, quaderno per appunti e vestiti. Eh sì perchè è importante anche come ci si presenta.
Ieri pomeriggio dovevo andare all'incontro in un posto sconosciuto e ci dovevo andare con i mezzi pubblici, quindi speravo nella clemenza del meteo, invece... diluvio universale per 24 ore!
Equipaggiata con stivaloni anti-pioggia ed ombrello, sono partita all'avventura.
Anche in una giornata di maltempo si può trovare qualcosa di bello.
Mentre aspettavo un autobus ho scattato qualche foto dell'Adige e del ponte di Castelvecchio. Sui pilastri si sono accumulati tanti tronchi d'albero e pezzi di legno portati dal fiume in piena. Il paesaggio era un trionfo d'autunno.



Ho bevuto uno dei più buoni caffè della mia vita in un piccolo bar lì vicino.
Ho visto angoli della mia città in cui non ero mai stata.
 A volte è bello guardare strade e piazze attraverso i vetri dell'autobus, osservare le persone, sentire brandelli dei loro discorsi, scendere alla fermata, camminare e poi risalire su un altro autobus.
Ho chiacchierato con il signore del quadro e sua moglie. Alla fine la signora mi ha regalato questo piccolo dipinto ad olio su cartoncino:


Lei ne ha decine e decine raccolti in un album. Li dipingeva un vecchio zio del marito che si era un po' invaghito di lei e in occasione di ricorrenze e festività usava inviarle gli auguri tramite questi piccoli dipinti... Gesti delicati che hanno un profumo d'altri tempi, oggi putroppo non si usano più.


Un caro saluto a tutti.



Giorgia