sabato 25 novembre 2023

Vento

 

Stamattina, mentre facevo colazione, ho visto dalla finestra il vento compiere allegre coreografie con le foglie degli alberi, ormai completamente vestiti d'autunno. Il cielo era limpidissimo e dalle montagne soffiava un vento gelido, impetuoso che staccava le foglie e le trascinava ovunque nell'aria. Sembrava di assistere ad una magica nevicata di foglie color oro e ruggine.

In questo fine settimana mi ritrovo inaspettatamente libera, visto che sono saltate due giornate di lavoro che avrei dovuto fare. Meglio così. Ieri ho lavorato per dieci ore in mezzo alla confusione dell' odioso e inutile Black Friday e oggi sono davvero felice di poter stare in solitudine e silenzio ad occuparmi del blog e del mio piccolo negozio online. Sono pronte le bellissime casette in carta riciclata e i sacchettini con i marcapunti natalizi! Dopo pranzo caricherò le inserzioni dei prodotti che saranno disponibili per chi vorrà fare un piccolo regalo realizzato a mano (Qui il negozio).

Giovedì ho terminato con le allieve del mio corso la prima icona iniziata a marzo. Dopo la pausa dell'estate, necessaria alla completa asciugatura della tempera, ci siamo ritrovate in una giornata full-immersion dedicata alle ultime rifiniture e alla verniciatura. Ci siamo portate anche il pranzo e Maria Stella ci ha rifocillato con una buona crostata pere e cioccolato. 


E' stata una bellissima esperienza.

 Grazie a chi ancora passa di qua e mi legge.


G.


domenica 5 novembre 2023

Scende la sera

Scende presto la sera a novembre.  Dopo una mattinata di splendido sole e cielo limpido, preannuncio dell'Estate di S. Martino, il cielo si è pian piano incupito e ora, nella luce smorta del crepuscolo, ha ripreso a piovere. Un tempo i contadini non uscivano di casa dopo il calar della sera, in questo periodo. Temevano di incontrare gli spiriti dei morti che nelle notti tra il 31 ottobre e l'11 di novembre vagavano per le strade solitarie, attratti dal suono delle campane alla ricerca delle case in cui avevano vissuto. Per questo si lasciavano dei lumicini accesi sui davanzali delle finestre e delle offerte di cibo affinchè i defunti non si arrabbiassero.

Anch'io mi rifugio nel caldo conforto della mia casa.

L'autunno è arrivato in grande spolvero. Giorni e giorni di vento e forte pioggia hanno ingrossato fiumi e torrenti. Anche l'Adige è in piena.

 

Ho fatto il dolce dei Morti. Si tratta di una ricetta antica e semplice che regala tanta soddisfazione con il suo profumo di pane dolce che si diffonde in tutta la casa.


L'impasto somiglia a quello della Torta delle Rose ma non c'è il burro, solo olio, latte, uova, farina, lievito di birra e tante ore di lievitazione. Per decorare e insaporire  ho messo canditi, noci, uvetta, mandorle e per finire ho preparato un po' di glassa con latte, zucchero a velo e limone e ho spennellato la superficie del dolce per renderla lucida. Il risultato è una delizia.



Un caro saluto a voi che passate di qua e lasciate un commento. Sappiate che li leggo tutti e pian piano risponderò.


G.