martedì 17 febbraio 2015

Un'iniziativa stuzzicante: l' Independence Day!

Buongiorno carissimi amici!
Oggi c'è un bel sole, nel parco sono spuntati magicamente i piccoli fiorellini azzurri che mia nonna chiamava poeticamente occhi della Madonna, e stamattina ho notato qualche timida ape uscita in perlustrazione. La temperatura quasi primaverile fa venir voglia di nuovi progetti e infatti eccomi qui a presentarvi un'iniziativa particolarmente interessante e stuzzicante, nata dalla mente vulcanica ed appassionata di Francesca: l'Independece Day, il giorno dell'indipendenza... ma indipendenza da chi, da che cosa?

Dalla tirannia del consumismo e della cosiddetta grande distribuzione.
Il giorno scelto sarà domenica 31 maggio 2015, la partecipazione è aperta a tutti. Che cosa bisogna fare? Ecco il regolamento:

Chiunque aderirà all'iniziativa il 31 maggio si impegna a mangiare solo cose autoprodotte da se, dalla colazione alla cena. Per un intero giorno ci libereremo dalla schiavitù della grande distribuzione per dimostare a noi stessi e agli altri che è possibile tornare ad una alimentazione più sana e naturale.

Regolamento

1. Tutto quello che mangerai nel giorno dell'Indipendenza Alimentare deve essere autoprodotto da te o da amici e parenti e fatto rigorosamente in casa.

2. Gli ingredienti che utilizzerai per preparare i tuoi piatti non dovranno assolutamente provenire dalla grande distribuzione o essere acquistati al supermercato. 

3. Sono rigorosamente banditi precotti, preconfezionati, scatolame di qualsiasi tipo, surgelati e congelati e tutti i lavorati industriali. E' compresa in questo elenco anche la pasta secca confezionata.
Per fare degli esempi pratici: il sugo non va fatto con i pelati ma con il pomodoro fresco; se decidete di fare una torta salata non potrete utilizzare la pasta sfoglia o brisè confezionata o surgelata...
Anche il pane è vietato (dovrete farvelo voi!!!) e bandito anche lo zucchero bianco.

4. Gli acquisti, sempre nel rispetto del punto 3,  verranno effettuati o nel piccolo negozio sotto casa, nei banchi dei mercati (meglio se si tratta di rivendite dirette produttore/consumatore di frutta o verdura, farine, legumi, cereali in seme, carne e pesce...), nei negozi di prodotti biologici o nelle botteghe del commercio equo e solidale.

5. Cercate di acquistare solo materie prime con le quali confezionerete i vostri piatti, privilegiando prodotti freschi, frutta e verdura di stagione, farine integrali, uova con codice 0 o al massimo 1, legumi e cereali. I prodotti di origine animale è preferibile siano biologici. La carne è consentita ma solo biologica. Il pesce solo pescato e non dall'allevamento.

6. Eccezioni: si possono utilizzare i preparati speziati e i fermentati  purchè non contengano coloranti, conservanti, lieviti, additivi o altri prodotti chimici. Quindi potrete utilizzare per esempio il Curry, il Gomasio o la salsa di soja biologica.

7. Divertirsi e lasciare spazio alla propria fantasia!!!



Se avete un blog e decidete di aderire, pubblicate le ricette ed il resoconto della giornata in un post, se non avete un blog potrete scrivere a untuffonellinsalatamista@gmail.com e le vostre ricette verranno pubblicate a cura di Francesca sul nostro  blog condiviso Un tuffo nell'insalata .
Alla fine tra tutti i partecipanti verrà estratta una persona che vicerà un bel premio.  Naturalmente il premio è un incentivo  divertente, ma l'aspetto più interessante sarà sicuramente metterci alla prova ai fornelli scoprendo che l'autoproduzione è possibile.
Ricordiamoci che tutto ciò che cuciniamo in casa con materie prime di qualità, frutta e verdura di stagione, senza conservanti, insaporitori e coloranti è qualitativamente superiore ai prodotti confezionati proposti dalla grande distribuzione. Inoltre, per esperienza personale, vi assicuro che produrre in casa il proprio cibo permette di risparmiare parecchi soldini.

Infine, a chi è interessato a questi argomenti ma non sa ancora bene come muoversi, consiglio due libri molto utili da cui è possibile ricavare tanti spunti interessanti per cominciare a cambiare mentalità e  rendersi conto che ci sono delle alternative al consumismo.



Cucchiaio Verde-la bibbia della cucina vegetariana, Giunti editore.


Scappo dalla città di Grazia Cacciola, edizioni FAG Milano.



A presto!



Giorgia

domenica 15 febbraio 2015

La Belle Couturière

Uffa piove piove, tira vento e allora niente passeggiata nel bosco.

Sto in casa e creo qualche nuovo bijou.

Ho trovato una bellissima cartolina con l'immagine di una graziosa ragazza seduta alla macchina per cucire. La bella sartina lascia da parte per un attimo il lavoro, annusa un fiore e sorride, magari pensando al bel giovanotto che glielo ha regalato quella stessa mattina...

Era troppo carina per non farne qualcosa!





Avevo due carinissimi charms in metallo a forma di forbici e di vecchia macchina per cucire; così ho incorniciato l'immagine con la pasta polimerica, ho montato la catenina abbellendola con un bottone trovato in una scatola e con una perla in ceramica su cui è dipinta una rosellina... ed ecco qua la collana La Belle Couturière!



Buona domenica a tutti!




Giorgia

domenica 8 febbraio 2015

Nuove creazioni... aspettando la primavera

Collana Amitié stampa su legno di recupero, catena in perline vintage
So che mezza Italia è sotto la neve e la primavera sembra un miraggio, ma Laboratorio Oltremare sta preparando già da qualche settimana la collezione di bijoux per i mercatini che ricominceranno in marzo.



Eccovi qualche creazione in anteprima!


















Ho raccolto molte immagni di queste vecchie cartoline dai colori pastello che mi piacciono tanto. Non sapevo bene cosa farne, poi ho pensato di usarle per creare gli elementi centrali delle collane, aggiungendo qualche charm grazioso o qualche pezzo proveniente da vecchi bijoux smontati e riutilizzati qui.

Collana Céleste


Collana Saint Valentin, la mia preferita!






Tre spille fatte in pasta polimerica modellata e dipinta a mano.





Mentre fotografavo le creazioni vicino alla porta-finestra del terrazzo è arrivato lui:


un bellissimo e simpatico pettirosso che viene ogni pomeriggio a beccare le briciole di pane ed il mangime che spargo fuori per sfamare gli uccelli in inverno. Di solito vengono tortore e merli, però da qualche giorno si è aggiunto questo piccoletto. E' talmente bello da guardare mentre si muove, vispo e furbetto alla ricerca di bricioline, che, quando lavoro in casa, piazzo un tavolino  come postazione lavorativa davanti alla porta del terrazzo in modo da poterlo osservare senza disturbarlo.



Buona domenica!




Giorgia

mercoledì 4 febbraio 2015

Le mie azioni per "disintossicarmi"


Piccola icona di S. Giorgio,  fase delle campiture
Carissimi, in seguito alla giornata di venerdì 30 gennaio (vedi post precedente) ho deciso di mettere in atto alcune azioni per disintossicarmi dalla triste quotidianità e dai pensieri negativi.

Dopo un anno (un anno?!) ho ripreso in mano i pennelli e ho ricominciato a dipingere le mie icone. Nel mio laboratorio ci sono molte tavole ferme a vari livelli di lavorazione: alcune gessate, altre sulle quali ho già disegnato il soggetto, altre con la doratura fatta; ma tra tutte ho scelto questa piccola tavoletta raffigurante un San Giorgio, iniziata a dicembre dello scorso anno.


Un'icona che avevo deciso di realizzare per me, perchè questo santo-cavaliere le cui gesta sono da sempre sospese tra leggenda e relatà, porta il mio nome. Come se la parte più saggia di me mi avesse detto: pensa a te stessa, valorizzati, sconfiggi la rabbia ed i pensieri negativi.

Sapete, da animalista mi dispiace che Giorgio trafigga il Drago con la sua lancia, e, per dirla tutta, io tendo a fare il tifo per l'animale mostruoso! Sarò stramba, ma è questo il motivo per cui fino ad ora non ero mai riuscita a riprodurre questa icona che è certamente una delle più belle e stilisticamente eleganti che l'arte iconografica abbia prodotto. Però amici, il Drago rappresenta il Maligno e San Giorgio è diventato il simbolo della grazia e della bellezza che  sconfiggono il male. Alla luce di questa lettura ho deciso di realizzare anch'io il mio santo cavaliere.

Qualche tempo fa, in rete, ho trovato un breve documentario diviso in due parti che racconta una  semplice giornata di lavoro all'interno di un laboratorio di icone, in Russia. Mi sono veramente innamorata di questo filmato e spesso lo guardo per trovare ispirazione. La casa in mezzo alla campagna piena di neve, i gesti antichi e sapienti delle iconografe, la bimba che disegna, il gatto sulla finestra, un semplice pasto tutti insieme nella pausa... Tutto mi trasmette pace, calma, amore per il proprio lavoro.




Un giorno spero di ritirarmi nella mia casetta in Lessinia e dedicarmi completamente alle mie icone, i miei restauri e le passeggiate nel bosco. Pensate che sia un'idea da pazze asociali?

Voi cosa fate per disintossicarvi?


Un caro abbraccio a tutti!



Giorgia