lunedì 20 maggio 2019

L'orgoglio della solitudine

Venerdì scorso ho incontrato una signora per lavoro. Alta, ben vestita, rossetto e smalto rosso scuro, non bella ma piacevole ed originale, intelligente, aperta, curiosa; età intorno ai cinquanta. Indossava una collana con i nomi di due cani, suoi compagni di vita. Un lavoro in ufficio, un domestico che le pulisce casa... Non abbiamo parlato molto e non siamo diventate amiche, ma questa donna, nel breve tempo in cui siamo state assieme, mi ha trasmesso una cosa strana, alla quale non avevo mai pensato: l'orgoglio della solitudine.
Che cos'è?
L'orgolglio della solitudine è sentirsi bene nella propria vita, accettandosi per ciò che si è, valorizzando e coltivando le proprie passioni. E' apprezzarsi e stimarsi, non perchè abbiamo intorno qualcuno che ci fa sentire apprezzabili, ma perchè noi ci stimiamo con  le nostre mancanze, i nostri pregi e le rughe sul viso.
 L'orgoglio della solitudine è la fierezza di camminare a testa alta nelle vie della città, senza sotterfugi  e senza dover rendere conto a nessuno. Essere persone integre.
 E' andare al cinema o in spiaggia da soli senza sentirsi in imbarazzo.
E' abbandonare l'idea di essere persone fallite perché un pincopallino ci ha lasciate all'improvviso per mettersi con una più giovane, più benestante o con un lavoro migliore. Alla fine, noi siamo capaci di stare da sole, lui no.
E' essere in grado di dare amore ma smettere di soffrire per chi non ci ama. 

          G .