mercoledì 11 settembre 2019

A settembre, nel giardino segreto



Nell'aria di settembre c'è qualcosa di magico e misterioso.
La morsa del caldo di agosto allenta la presa, arrivano i temporali e le piante riprendono vigore, quasi fosse una seconda primavera, prima del freddo.
Durante la passeggiata di stamattina ho visto uno scoiattolo fermo sul tronco di un albero. Con il piccolo naso ha fiutato l'aria nella mia direzione e appena ho mosso un passo ha spiccato un balzo verso il ramo di un cipresso al di là del muro dell'antico giardino ed è scomparso nel verde.
E' una bella giornata di fine estate. Il cielo azzurro, a tratti  velato di nuvole bianche  filamentose, simili a lana. L'aria fresca fa frusciare le foglie.
Quasi ogni giorno vengo qui a camminare con Mira, dietro le mura del Castello di San Felice. Sotto di noi  l'enorme giardino  cinquecentesco del palazzo dei Conti Giusti; e poi la città con la sua vita e il suono delle sirene di un'ambulanza che giunge smorzato, quasi irreale, in questo luogo deserto. A quest'ora del giorno, infatti, nessuno viene qui a  passeggiare con il cane.
 Vecchie mura e cipressi  verde cupo contro il cielo azzurro.  Sembra di stare in un giardino segreto, un hortus conclusus medioevale in cui i monaci coltivavano le loro erbe medicamentose.