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mercoledì 5 aprile 2017
Risotto con gli asparagi
Cari amici, bentrovati!
Oggi voglio condividere con voi uno dei miei piatti preferiti della primavera: il risotto agli asparagi. Nella mia zona ci sono molti produttori ed esiste un consorzio per la tutela dell'asparago italiano che è un ortaggio rinomato e apprezzatissimo in tavola. L'asparago è in realtà un germoglio e come tale risulta ricco di proprietà benefiche.
La ricetta di oggi è semplicissima e piuttosto banale, insomma non ci vuole uno chef stellato per realizzarla; ma nella sua semplicità, la soddisfazione che dà un bel piatto di risotto è quasi impareggiabile.
Ingredienti (per 2 persone)
-5-6 asparagi verdi
-1 scalogno
-190 grammi di riso Vialone nano semi-integrale
-mezzo litro di brodo di verdure
-olio extra vergine d'oliva
-sale
-mix di pepe (rosa, nero, verde) macinato fresco
- formaggio grana padano
Preparazione:
ho lavato bene gli asparagi e ho eliminato la parte finale del gambo più dura (3-4 cm), ho tagliato le punte tenere mettendole da parte. Ho tritato grossolanamente in un robot da cucina il resto del gambo insieme allo scalogno, mettendo poi tutto a cuocere in una teglia insieme alle punte, con olio, sale, pepe. Dopo circa 10-15 minuti ho aggiunto il riso portandolo a cottura aggiungendo di tanto in tanto un mestolo di brodo caldo. Infine ho mantecato con grana grattugiato ed ho aggiunto un pizzico di pepe macinato. Servire subito, ben caldo.
Anche il riso Vialone nano è tipico della mia terra ed è ottimo per i risotti, tiene perfettamente la cottura; quello semi-integrale è ancora più buono di quello raffinato.
Bene, spero che questa semplice ricetta vi piaccia. Fatemi sapere come preparate voi gli asparagi e quali sono le ricettine preferite di questo periodo.
Vi saluto, a presto!
G.
martedì 7 febbraio 2017
Crostoni con crema verde
Confesso che questa foto non è molto recente; infatti risale alla fine dell'estate, quando si potevano mangiare ancora pomodorini saporiti: durante l'inverno non compro quasi mai questi ortaggi. Però ho trovato le foto della ricetta nella cartella dove archivio le idee per il blog ed ho pensato che i crostoni si potrebbero preparare anche in questo periodo dell'anno, cambiando le verdure, magari sostituendo i pomodorini freschi con quelli secchi, molto gustosi. Ecco dunque un'idea per un pranzo leggero e sfizioso.
Crostoni di pane rustico con crema di avocado
Vi servono:
-fette di pane rustico ( il mio era integrale con semi di lino)
- un avocado maturo
- sale
- pepe
- aglio in polvere
- succo di limone
- olio extravergine d'oliva
- olive taggiasche
- pomodorini o pomodori secchi
Scaldate una piastra e grigliate le fette di pane.
Sbucciate l'avocado, schiacciatelo bene con una forchetta (o frullatelo) e poi unite un cucchiaio di olio, sale, pepe, un pizzico di aglio in polvere, un cucchiaino di succo di limone, mescolate fino a formare una crema, quindi spalmatela sui crostoni e decorate con qualche oliva e dei pomodori... il piatto è pronto!
Buona settimana a tutti!
G.
martedì 11 ottobre 2016
Torta delle Rose con uvetta - fornetto Versilia -
La Torta delle Rose è un dolce della tradizione mantovana, fatto con pochi ingredienti, ricco di burro e zucchero. Già in fase di cottura la torta sprigiona un profumo delizioso, uguale a quello che si sente a volte entrando in qualche buona pasticceria; appena sfornato è una goduria! Purtroppo, trattandosi di una pasta lievitata con il lievito di birra, non mantiene a lungo la morbidezza iniziale e il giorno dopo sembra da buttare; in realtà basta scaldarla un poco perchè riacquisti la sua fragranza.
Questa torta mi riporta sempre alla memoria le grandi discussioni che si facevano in casa, quando ero bambina, tra mia mamma e mia nonna riguardo a come mantenere morbida la pasta per più giorni.
Mi facevano sorridere e non capivo cosa ci trovassero di tanto entusiasmante in questo dolce che a me non piaceva perchè il sapore sembrava quello del semplice pane spalmato di burro e zucchero, niente panna, cioccolato o creme...
La mamma e la nonna avevano "i periodi", cioè lassi di tempo, che andavano da un paio di giorni a qualche mese, in cui si fissavano su una particolare ricetta che dovevano discutere, analizzare, sperimentare fino allo sfinimento, a tutti i costi.
Ci fu il periodo della conserva di pomodoro; e allora ricordo cassette e cassette di pomodori maturi cotti in pentoloni d'acqua bollente e poi passati in un marchingegno montato sul tavolo da campeggio nel cortile, in piena estate con trentacinque gradi all'ombra.
Poi venne il periodo dei peperoncini piccanti ripieni. Mia madre pulì una gran quantità di peperoni senza guanti con il risultato che dovette passare il resto della giornata con le mani immerse in acqua e ghiaccio per cercare di lenire il bruciore causato dai diabolici ortaggi.
Il periodo dei gelati fatti in casa, ma non con la gelatiera. Erano buonissimi i gusti melone, limone e cioccolato e ne mangiavamo a chili.
E venne il periodo della Torta delle Rose, con grande entusiasmo al momento del primo assaggio a torta ancora calda, seguito da terribile delusione il giorno seguente, quando il dolce sembrava aver assunto le caratteristiche del pane raffermo.
In rete si trovano molte versioni della torta, io ho preso un po' qua e un po' là adattando la ricetta alle mie esigenze, aggiungendo l'uvetta, cuocendo infine il dolce nel fornetto Versilia.
La preparazione è piuttosto lunga a causa dei tempi di lievitazione.
Preparazione del "lievitino":
mescolare 1 bustina di lievito di birra, 50 g di farina, 1
cucchiaino di zucchero, 1 tazzina d'acqua tiepida, impastare e lasciare lievitare per 40 minuti in una ciotola coperta con pellicola.
Ingredienti per la pasta:
350 g di farina 00
80 g zucchero
50 g di burro morbido
1 uovo
120 ml di latte
1
pizzico di sale
1 cucchiaio di miele
aroma vaniglia
scorza di mezza arancia biologica
Farcitura: mescolare 120 g di burro morbido a 120 g di zucchero (di canna) fino a creare una crema. Ammollare qualche manciata di uvetta e asciugarla poi dall'acqua in eccesso.
Preparazione: dopo che il lievitino ha raddoppiato il suo volume, unirlo agli altri ingredienti aggiungendo il latte poco a poco. Formare una palla liscia e morbida, porla in una ciotola coperta con pellicola e lasciare
lievitare per almeno 1 ora e mezza.
Quando la pasta è lievitata stenderla in forma rettangolare su una spianatoia.
Spalmare la crema sull'impasto e cospargere d'uvetta.
Arrotolare l'impasto e tagliarlo in pezzi di uguali dimensioni da disporre poi nella teglia un poco distanziati l'uno dall'altro. Una volta cotti, la loro forma ricorderà i boccioli di rosa.
Lasciar lievitare i "boccioli" per altre due ore, coperti, in luogo tiepido.
Infine cuocere in forno a 170° per circa 30 minuti; io, un'ora e mezza nel fornetto Versilia.
Per la conservazione non ho avuto particolari problemi, visto che è finita in appena due giorni! In ogni caso, basta riscaldare qualche minuto i "boccioli" prima di mangiarli per colazione, come ho fatto io!
A presto
G.
lunedì 12 settembre 2016
Focaccine ripiene di zucchine e scamorza
Qualche giorno fa ho improvvisato una cena sfiziosa con queste focaccine cotte in padella in pochi minuti. Volevo uscire a passeggiare sulla collina con la mia cagnetta prima che facesse buio, ma ormai le giornate si sono accorciate... Così avevo bisogno di cucinare qualcosa di sostanzioso e veloce da mangiare e non troppo impegnativo da preparare.
Ecco cos'ho combinato.
Ingredienti per l'impasto (dosi per 2 focaccine):
300 g di farina
160 g di acqua
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di sale
mezza bustina di lievito istantaneo per pizze
Ho messo tutto nella macchina del pane e in 10 minuti l'impasto era pronto.
Ingredienti per il ripieno:
una zucchina grande
mezza scamorza affumicata tagliata a cubetti
basilico
sale
pepe
Ho affettato, grigliato e salato leggermente le zucchine per accelerare la cottura e renderle più gustose.
Ho diviso l'impasto in due e ho ricavato due dischi molto sottili con il mattarello.
Ho disposto gli ingredienti del ripieno solo da un lato e ho ripiegato la pasta formando una specie di calzone; poi l'ho messo a cuocere in una padella già calda, unta con un filo d'olio.
Ho fatto cuocere circa dieci minuti per lato a fuoco medio-basso ed ecco il risultato!
La pasta si è cotta bene, il formaggio era perfettamente sciolto. Insomma le focaccine cotte in padella mi sono piaciute, sono l'ideale per un pasto d'emergenza e si possono fare con mille ripieni diversi.
Dunque, passeggiata!
Guardate che bella la chiesetta di Madonna del Monte con la luna che sorge.
A presto!
G.
lunedì 25 luglio 2016
Independence Day edizione estate
Buongiorno amici!
Le cicale cantano fino a sera, il caldo si fa sentire: atmosfera perfetta per un post sul menù dell'edizione estiva dell' Independence Day che era fissato per ieri, domenica 24 luglio.
Ricordo brevemente che l' I. D. è un'iniziativa culinaria aperta a tutti e si può spiegare in poche parole come " la giornata dell'autoproduzione e dell'indipendenza dalla Grande Distribuzione". Nasce da un'idea dell'amica Francesca, futura naturopata, che gestisce il blog Appassionarsi.
Devo ammettere che da me, in quest'estate particolare, quasi ogni giorno è Independence Day. Poichè devo fare attenzione anche al singolo euro che esce dal mio portafoglio, trovo che il limitare l'acquisto di prodotti confezionati, pre-cotti o lavorati, l'autoproduzione e il comprare frutta e verdura di stagione da produttori locali porti un considerevole risparmio economico.
Ma veniamo al sodo! Ecco il menù:
Prima colazione.
Anche in estate a me piace svegliarmi con caffè e una fetta di uno dei miei ciambelloni cotti nel Fornetto Versilia. Stavolta si è trattato della classica ciambella tipo Torta paradiso, senza burro, molto profumata di limone. Purtroppo il caffè non posso autoprodurlo e quindi ho usato la miscela che avevo in casa comprata al supermercato la settimana scorsa.
Pranzo.
Per quanto mi riguarda, l'autoproduzione e l'essere costretti a risparmiare sono ottimi stimoli per scatenare la fantasia. Ieri a pranzo non avevo grande scelta, quindi mi sono ingegnata a mettere insieme un primo piatto appetitoso utilizzando gli ingredienti che avevo a disposizione.
In casa c'erano: delle patate, un po' di formaggio Gorgonzola, la rucola fresca dei vasi del mio terrazzo, qualche manciata di mandorle a lamelle provenienti da una confezione già aperta che ho trovato in dispensa, oltre ai soliti protagonisti di una cucina che si rispetti, cioè olio extra vergine d'oliva, farina, uova, aglio ecc.
Ho deciso di creare degli gnocchetti di patate con pesto di rucola e Gorgonzola.
Prima ho preparato gli gnocchi con la classica ricetta: patate lessate, farina, sale, un uovo.
Per il pesto, ho fatto così: ho tostato leggermente le mandorle in una padella per esaltarne il sapore, poi le ho versate in un frullatore con 4-5 manciate di rucola fresca, mezzo spicchio d'aglio, sale e ho frullato tutto, quindi ho aggiunto 3 cucchiai di olio. Il pesto è fatto!
In una padella ho messo a sciogliere il Gorgonzola con un paio di cucchiai di acqua bollente degli gnocchetti che nel frattempo si stavano cuocendo rapidamente, quindi li ho scolati e trasferiti nella padella con il Gorgonzola, aggiungendo poi i pesto ( che non deve cuocere) e mescolando velocemente.
Un piatto sostanzioso dal sapore deciso e aromatico, insomma a me è piaciuto molto.
Cena.
Per l'ultimo pasto della giornata ho preparato semplicissimi crostoni di pane rustico con melanzane "alla mediterranea" (io le ho chiamate così, ma si chiamano anche "melanzane a funghetto").
Ho tagliato a pezzetti regolari una grossa melanzana, mettendo poi i cubetti in uno scolapasta con del sale grosso per circa un'ora. Passato il tempo li ho sciacquati sotto l'acqua corrente e li ho fatti scolare. Li ho trasferiti in una padella con aglio e olio facendoli rosolare per qualche minuto, quindi ho aggiunto dei pomodorini tagliati a metà. Dopo circa 15 minuti ho spento il fuoco e ho aromatizzato con origano e basilico fresco. Ho servito il contorno su fette di pane tostato, tipo bruschetta, aggiungendo un filo d'olio crudo. Semplici e deliziosi!
A presto!
G.
venerdì 8 luglio 2016
Ciambella soffice alle pesche (ricetta con Fornetto Versilia)
Nel mio libro di antologia italiana di prima media c'era un breve poesia che mi piaceva molto.
"Estate... Tramonti di zucchero e pesche..." ricordo questi versi, ma purtroppo non l'autore e nemmeno il seguito. Le pesche tagliate a pezzi con lo zucchero e il limone erano per me uno dei sapori tipici dell'estate e delle vacanze, per questo le parole della poesia richiamavano in me un senso di allegria e benessere quando le rileggevo durante l'inverno.
Lunedì ho preparato una ciambella molto semplice con alcune pesche che avevo comprato dal contadino, appena raccolte dall'albero, e che erano ancora un po' troppo dure per essere mangiate da sole. Ho cotto il dolce nel mitico Fornetto Versilia e il risultato è stato una delizia.
Gli ingredienti sono molto semplici; una buona parte della bontà di questo dolce sta sicuramente nella fantastica morbidezza della pasta e nell'ottima cottura, opera del magico Fornetto, però potete provare a cuocerlo nel forno trazionale, facendo attenzione a non seccare troppo la torta.
Ingredienti:
200 grammi di farina 00
180 grammi di zucchero di canna
3 uova
4 pesche
mezza bustina di lievito per dolci
100 ml di olio di semi di mais
10 ml di rum
10 ml d'acqua
un pizzico di sale
Preparazione :
tagliate tre pesche a piccoli pezzi e una pesca a fettine di circa mezzo centimetro di spessore. In un recipiente sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un crema chiara e spumosa, versate l'olio continuando a mescolare. Con un cucchiaio incorporate un po' alla volta la farina, lievito e il pizzico di sale, proseguendo il vostro lavoro con le fruste elettriche. Quindi mescolate il rum all'acqua e uniteli al composto amalgamando bene. Infine aggiungete i pezzettini di pesca all'impasto e mescolate. Versate tutto nel Fornetto (precedentemente imburrato e infarinato) o nella teglia che avete a disposizione e guarnite la superficie della torta disponendo a piacere le fettine dell'ultima pesca, cospargete infine con 3 o 4 cucchiai di zucchero di canna che servirà per formare una bella crosticina in cottura.
Cottura: 60 minuti circa nel Fornetto Versilia.
La ciambella è perfetta per la colazione e la merenda in queste giornate estive. Ovviamente la mia è già finita, ma credo che la rifarò presto.
Fatemi sapere se conoscete altri dolci con le pesche.
Alla prossima!
G.
mercoledì 24 febbraio 2016
Il mio Fornetto Versilia
Amici, sono veramente una ragazza fuori moda, come è scritto sotto al titolo del mio bolg!
Per il mio compleanno mi sono fatta regalare una macchina per cucire; e ora ho usato la metà dei cinquanta euro che avevo messo da parte con lo scopo di comprare qualche maglia in saldo, per acquistare invece il mitico Fornetto Versilia. E non vi dico quanto ero felice di averlo trovato in una vecchia bottega di casalinghi della mia città; una di quelle di una volta, avete presente? Con tutte le scope, pentole, pignatte appese fuori.
Solo dopo essere tornata a casa con il mio bottino, parlando al telefono con mia madre, ho scoperto che avrei potuto avere il Fornetto senza spendere un soldo. Eh sì! Se solo avessi capito prima che quella strana pentola con i buchetti nel coperchio che stava abbandonata e coperta di ragnatele nella cantina della vecchia casa di mia nonna, non era un brutto porta fiori o qualche altra inutile diavoleria, ma si trattava proprio del Versilia!!! Ma ormai la casa è stata venduta ed il Fornetto è rimasto là, insieme a tanti altri oggetti che saranno finiti in un mercatino dell'usato, o direttamente nella pattumiera.
In realtà adesso il Fornetto Versilia è tornato un po' di moda: c'è persino un gruppo su facebook a lui dedicato . Il Fornetto è una pentola antica, molto usata nelle case di qualche decennio fa. Io non sapevo cosa fosse finchè non l'ho visto protagonista di un post sul blog di elylife, e ne sono rimasta affascinata. Si tratta di una pentola che permette di cucinare fantastiche ciambelle, ma anche pane e altro consumando pochissima energia.
Oggi finalmente l'ho provato per la prima volta e devo dire che il risultato mi ha entusiasmata.
Se il Fornetto è nuovo prima di usarlo è consigliabile lavarlo, asciugarlo e ungerne l'interno con un po' d'olio o burro lasciando riposare per una notte.
Ho fatto una ciambella profumata all'arancia con gocce di cioccolato. Ecco gli ingredienti:
300 g di farina 00
100 g di fecola di patate
200 g di zucchero di canna
3 uova
125 g di yoguth alla vaniglia
130 g di olio di semi di mais
la buccia e il succo di un'arancia biologica
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
gocce di cioccolato fondente a piacere
Sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bello spumoso; unire lo yogurth, l'olio, il succo dell'arancia e la sua buccia grattugiata continuando a mescolare. In un' altra ciotola mettere insieme farina, fecola, lievito, sale e versarli un po' alla volta nel composto liquido, amalgamando bene tutti gli ingredienti. Infine aggiungere il cioccolato.
E' arrivato il momento di far entrare in scena il Fornetto!
Oliare o imburrare molto bene tutto l'interno e cospargere di farina o pan grattato, quindi versare l'impasto.
E ora, non dimentichiamo un elemento importantissimo: lo spagifiamma. Si tratta di un disco di ferro che viene dato in dotazione con la pentola, va posizionato sul fornello e riempito con un filo d'acqua.
Adesso possiamo appoggiare sopra il Fornetto con il suo coperchio ben chiuso.
Io ho fatto cuocere la ciambella sul fuoco più piccolo del fornello, tenendo alta la fiamma per i primi cinque minuti e poi abbassandola al minimo. E ' importante resistere alla tentazione di alzare il coperchio per vedere quello che succede all'interno, per evitare che la torta si afflosci.
Dopo un'ora ho fatto la prova stecchino attraverso uno dei fori sul coperchio: il dolce risultava ancora crudo, quindi ho proseguito la cottura per un'altra oretta. In alcuni blog ho letto che per cuocere una ciambella bastano cinquanta minuti, a me ce ne sono voluti circa 120! Sono tanti, ma alla fine il risultato è stato fantastico perchè la torta è venuta benissimo. Si è cotta perfettamente, senza bruciarsi, sia sopra che sotto presenta una doratura da manuale.
La pasta è morbidissima e leggermente umida, non si è asciugata come di solito mi succede nel forno tradizionale. Insomma, posso dire che è di sicuro la torta per colazione meglio riuscita che abbia mai realizzato!
Sono felicissima del mio Fornetto Versilia, è una pentola magica!!!
L'unica dubbio che ho riguarda il suo utilizzo sulla stufa a legna. L'ho acquistato sperando di usarlo nella mia casetta in montagna dove non c'è il fornello a gas perché il paesino non è metanizzato, perciò per cucinare si deve usare la stufa o la piastra elettrica, ma, a quanto pare, il Fornetto dà ottime prestazioni solo con cucina a gas... Ma allora le nostre nonne come facevano sulla cucina economica a legna?
Se qualcuno ha informazioni sull'uso del Fornetto su stufa o piastra elettrica me lo scriva nei commenti. Grazie!
A presto
G.
martedì 19 gennaio 2016
Menù dell'ID - giornata dell'indipendenza alimentare - Edizione inverno
Eccoci all'appuntamento invernale dell'Independence Day, la giornata dell'autoproduzione e dell'indipendenza alimentare dalla grande distribuzione. Tutte le informazioni sull'iniziativa ideata da Francesca le potete trovare nel blog Un Tuffo nell'Insalata.
Chi pensa che l'inverno sia una stagione povera di delizie, sbaglia. Infatti in questo periodo sui banchi del mercato, se da una parte la varietà di frutta scarseggia, dall'altra si trovano molti ortaggi meravigliosi, come finocchio, carciofo, cavolo verza, radicchio... Tutti perfetti per creare ricette fantastiche! Quindi, vediamo cosa ho preparato questa volta.
Per colazione il solito caffè (per me indispensabile la mattina e dopo pranzo perchè mi mette il buonumore) con biscotti di farina di riso e scaglie di cioccolato. Sono ottimi, leggeri e li faccio spesso, infatti avevo già scritto la ricetta in questo vecchio post.
Per pranzo ho preparato fettuccine integrali al farro con sugo di porri e noci, altrimenti dette Pasta alla Mauro, perchè è stato il mio amico ad insegnarmi questa ricetta. Io ho solo aggiunto qualche finezza, come la tostaura delle noci e la pasta al farro, accorgimenti che rendono il piatto ancora più buono. E' un primo dal gusto delicato ma saporito, veloce da preparare, senza grassi animali, adatto anche ai vegani. Lo mangerei tutti i giorni!!!
Ingredienti (x 2 persone)
un porro
7-8 noci (nostrane)
brodo di verdure
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe
pasta integrale ( ho usato fettuccine alla farina di farro bio di un pastificio umbro)
Sgusciare le noci e tritare i gherigli, metterli in un pentolino sul fuoco e farli tostare leggermente per esaltarne l'aroma. Affettare il porro e farlo rosolare in una padella con due cucchiai d'olio; aggiungere un paio di mestoli di brodo vegetale, coprire e lasciar cuocere per 8-10 minuti.
Quando il porro è cotto spegnere il fuoco e unire le noci mescolando bene. Aggiustare di sale e pepe.
Nel frattempo cuocere le fettuccine in acqua salata, scolarle e gettarle nel sugo facendole saltare qualche secondo. Servire ben calde.
La preparazione della cena ha richiesto parecchio tempo e un considerevole "spignattamento". Ho deciso di cucinare vari contorni con la verdura acquistata al mercato dei contadini del martedì, in accompagnamento a dei mini tortini di patate con cuore di formaggio cotti al forno.
Ingredienti per 8-10 tortini
1kg di patate farinose
Formaggio a piacere ( io ho usato uno stracchino che avevo in frigo, ma otterrete un miglior risultato utilizzando una provola).
1 uovo (galline di una signora del paese che mi dà le uova super fresche)
Prezzemolo fresco
Sale
Pepe
Noce moscata
Olio e.v.o.
Lessare le patate con la buccia in acqua salata, pelarle e passarle allo schiacciapatate, lasciarle intiepidire in una ciotola. Quindi amalgamare le patate con l'uovo, prezzemolo, un paio di cucchiai d'olio, sale e spezie.
Con l'impasto ottenuto riempire per metà dei pirottini, precedentemente unti con un po' d'olio per evitare che i tortini si attacchino al fondo, e deporre al centro di ognuno qualche cubetto di formaggio.
Coprire con il resto dell'impasto e cuocere in forno a 180° per 25 minuti, fino a doratura della superficie. Lasciare intiepidire 10 minuti, sformare i tortini e servirli ancora caldi. Sono buoni anche riscaldati il giorno successivo.
Il piatto era arricchito da contorni costituiti da carciofi stufati e cicoria lessata fatta poi saltare semplicemente in padella con olio, aglio, sale e pepe.
I carciofi li ho cucinati così:
Ingredienti
4 carciofi freschi
un cucchiaio di salsa di pomodoro
olio e.v.o.
aglio
prezzemolo
brodo vegetale
sale
pepe
Pulire bene i carciofi eliminando le foglie esterne, le punte, la parte stopposa interna; non buttare i gambi (sono buoni!) ma pelarli e taglarli a tocchetti. Tuffare carciofi e gambi in una bacinella contenente acqua e succo di limone. Nel frattempo preparare un padella con olio, aglio e pomodoro. Scolare i carciofi e farli rosolare nella padella, poi aggiungere sale, pape, prezzemolo, un po' di brodo, coprire e far cuocere una ventina di minuti circa.
Ed ecco pronta una cena perfetta per queste gelide sere invernali, fatta spendendo poco con ingredienti semplici.
Partecipate anche voi all'edizione primaverile dell' Independence Day!!!
Alla prossima!
G.
Chi pensa che l'inverno sia una stagione povera di delizie, sbaglia. Infatti in questo periodo sui banchi del mercato, se da una parte la varietà di frutta scarseggia, dall'altra si trovano molti ortaggi meravigliosi, come finocchio, carciofo, cavolo verza, radicchio... Tutti perfetti per creare ricette fantastiche! Quindi, vediamo cosa ho preparato questa volta.
Per colazione il solito caffè (per me indispensabile la mattina e dopo pranzo perchè mi mette il buonumore) con biscotti di farina di riso e scaglie di cioccolato. Sono ottimi, leggeri e li faccio spesso, infatti avevo già scritto la ricetta in questo vecchio post.
Foto di repertorio dei biscotti di riso |
Per pranzo ho preparato fettuccine integrali al farro con sugo di porri e noci, altrimenti dette Pasta alla Mauro, perchè è stato il mio amico ad insegnarmi questa ricetta. Io ho solo aggiunto qualche finezza, come la tostaura delle noci e la pasta al farro, accorgimenti che rendono il piatto ancora più buono. E' un primo dal gusto delicato ma saporito, veloce da preparare, senza grassi animali, adatto anche ai vegani. Lo mangerei tutti i giorni!!!
Ingredienti (x 2 persone)
un porro
7-8 noci (nostrane)
brodo di verdure
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe
pasta integrale ( ho usato fettuccine alla farina di farro bio di un pastificio umbro)
Sgusciare le noci e tritare i gherigli, metterli in un pentolino sul fuoco e farli tostare leggermente per esaltarne l'aroma. Affettare il porro e farlo rosolare in una padella con due cucchiai d'olio; aggiungere un paio di mestoli di brodo vegetale, coprire e lasciar cuocere per 8-10 minuti.
Quando il porro è cotto spegnere il fuoco e unire le noci mescolando bene. Aggiustare di sale e pepe.
Nel frattempo cuocere le fettuccine in acqua salata, scolarle e gettarle nel sugo facendole saltare qualche secondo. Servire ben calde.
La preparazione della cena ha richiesto parecchio tempo e un considerevole "spignattamento". Ho deciso di cucinare vari contorni con la verdura acquistata al mercato dei contadini del martedì, in accompagnamento a dei mini tortini di patate con cuore di formaggio cotti al forno.
Ingredienti per 8-10 tortini
1kg di patate farinose
Formaggio a piacere ( io ho usato uno stracchino che avevo in frigo, ma otterrete un miglior risultato utilizzando una provola).
1 uovo (galline di una signora del paese che mi dà le uova super fresche)
Prezzemolo fresco
Sale
Pepe
Noce moscata
Olio e.v.o.
Lessare le patate con la buccia in acqua salata, pelarle e passarle allo schiacciapatate, lasciarle intiepidire in una ciotola. Quindi amalgamare le patate con l'uovo, prezzemolo, un paio di cucchiai d'olio, sale e spezie.
Con l'impasto ottenuto riempire per metà dei pirottini, precedentemente unti con un po' d'olio per evitare che i tortini si attacchino al fondo, e deporre al centro di ognuno qualche cubetto di formaggio.
Coprire con il resto dell'impasto e cuocere in forno a 180° per 25 minuti, fino a doratura della superficie. Lasciare intiepidire 10 minuti, sformare i tortini e servirli ancora caldi. Sono buoni anche riscaldati il giorno successivo.
Il piatto era arricchito da contorni costituiti da carciofi stufati e cicoria lessata fatta poi saltare semplicemente in padella con olio, aglio, sale e pepe.
I carciofi li ho cucinati così:
Ingredienti
4 carciofi freschi
un cucchiaio di salsa di pomodoro
olio e.v.o.
aglio
prezzemolo
brodo vegetale
sale
pepe
Pulire bene i carciofi eliminando le foglie esterne, le punte, la parte stopposa interna; non buttare i gambi (sono buoni!) ma pelarli e taglarli a tocchetti. Tuffare carciofi e gambi in una bacinella contenente acqua e succo di limone. Nel frattempo preparare un padella con olio, aglio e pomodoro. Scolare i carciofi e farli rosolare nella padella, poi aggiungere sale, pape, prezzemolo, un po' di brodo, coprire e far cuocere una ventina di minuti circa.
Ed ecco pronta una cena perfetta per queste gelide sere invernali, fatta spendendo poco con ingredienti semplici.
Partecipate anche voi all'edizione primaverile dell' Independence Day!!!
Alla prossima!
G.
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