giovedì 26 ottobre 2023

La magia perduta


 Ci sono stati periodi della mia vita in cui avevo la percezione che il mondo fosse un posto magico, o meglio, non era il mondo, ero io ad essere in grado di creare piccole magie.

Avevo forse  dieci o undici anni quando trovai nel parco davanti a casa un comunissimo pezzo di legno che divenne la mia bacchetta magica.Il 4 di ogni mese la misteriosa regola che mi ero inventata mi imponeva di esporre il bastoncino all'influsso della luna per tutta la notte e così la sera lo deponevo all'esterno dell'uscio per poi recuperarlo all'alba del giorno successivo.Ricordo che in quei momenti lo osservavo convinta che quell'esposizione lo avesse caricato di nuovi poteri magici. All'interno dello stesso parco, poi, c'era un albero con le fronde ricadenti che io avevo eletto come portale magico. Passare in un certo modo attraverso quei rami significava entrare in un luogo stregato. Questo mondo immaginario, di certo fortemente influenzato dai cartoni animati giapponesi delle "maghette" uscite dallo Studio Pierrot,
tanto popolari in quegli anni, mi dava la forza per affrontare il tedio della scuola, che detestavo, e il bullismo di alcuni compagni.

Molti anni dopo, quando avevo ormai quarant'anni suonati, ci fu un periodo nel quale percepii di nuovo la magia. Non avevo più la bacchetta fatta di legno né l'albero-portale, ma con il potere del desiderio riuscii davvero a compiere tante magie inaspettate, come non avevo mai fatto prima.

 Uscivo da una separazione dolorosissima, avevo un lavoro pesante che non mi piaceva e dovevo trovare una nuova casa. Tutto sembrava andare storto. Mi alzavo la mattina e sentivo la nausea che mi chiudeva lo stomaco, inoltre mi ammalavo in continuazione per lo stress. Eppure, io avvertivo in un angolo nascosto della mia anima che mi spettava un risarcimento. Qualcuno ha scritto che le cose più strane succedono in autunno e infatti in quell'autunno accaddero molte magie. Tra ottobre e dicembre tutto cambiò in meglio. Però, l'aspetto che ricordo con maggior piacere e stupore di quel momento, non sono tanto gli avvenimenti, quanto la misteriosa percezione che tutto fosse possibile allora, per me. Bastava desiderarlo. Fu un dicembre bellissimo. Ricordo l'odore del freddo nebbioso nelle strade illuminate dalle luci di Natale... un tempo così intenso e breve. Poi, come sempre succede, tutto cambiò di nuovo e l'incanto perse colore fino a sbiadirsi.

E adesso, dov'è quella magia? Oh, vorrei tanto ritrovarla!


 
Grazie dei commenti che mi avete lasciato, sono stati una bella sorpresa.

Un saluto a chi passa di qua.


G.

domenica 8 ottobre 2023

Domenica solitaria

 

Anche oggi il cielo è azzurro, la temperatura ora è di 27 gradi e la giornata è estremamente piacevole.

Avevo organizzato un pomeriggio al vivaio con Monica per comprare delle nuove piantine di ciclamini e crisantemi, ma purtroppo stamattina la mia amica non si sentiva in forma a causa di un'emicrania e così abbiamo rimandato. Peccato.

Sto trascorrendo un pomeriggio solitario. La brezza autunnale soffia tra le chiome degli alberi, ancora indecisi tra il verde e il giallo. La domenica c'è quasi silenzio nelle strade. Solo voci lontane e indistine e qualche rumore di stoviglie che arriva dalle finestre ancora aperte delle case qui intorno. Qualcuno si fa il caffè dopo pranzo... che buon profumo!

Mi spiace per l'appuntamento saltato di oggi, ma in realtà sto bene qui, in silenzio. Mi rilasso dopo una settimana un po' stressante, piena di impegni e chiacchiere. Ieri sono tornata a casa con il mal di stomaco per la tensione, di conseguanza oggi desidero tranquillità.

Faccio un po' quello che mi viene in mente. 

Guardo l'armadio dei miei filati: sono sempre affascinata da tutto quell'insieme di colori e dal profumo della lana. Immagino possibilità infinite di lavori meravigliosi!

Il pomeriggio è gradevole, vorrei fare una passeggiata, però non ho molta voglia di incontrare persone ed essere costretta a fermarmi per fare conversazione.

Forse mi preparerò un caffè e starò qui a leggere e lavorare all'uncinetto.

 

Un saluto a chi passa di qua e mi legge.

 

G.


mercoledì 4 ottobre 2023

L'autunno è nell'aria

 

 

Oggi è la prima giornata degna di essere annoverata nel mese di ottobre. Ho trovato e fotografato numerose piante di topinambur con i loro splendidi fiori gialli, segno che l'autunno ormai è arrivato. Il cielo è grigio, un vento tiepido  agita le chiome degli alberi che iniziano a macchiarsi di giallo e di ruggine.

 


Sono fiera di me perchè questo è il quarto giorno consecutivo in cui mantengo il mio proposito di scrivere una pagina di diario. Vedo che nessuno ha commentato, ma non importa. Mi piace tornare qui, mi sembra di essere in un luogo tranquillo e rassicurante, così diverso dagli altri spazi sui social... Rileggo con estremo piacere i vecchi blog che seguivo e mi dispiace davvero tanto che molti di essi non vengano più aggiornati. Uno di questi è Sogni di Lana, il blog di Silvia che ho sempre adorato. Purtroppo non pubblica più dal 2019. Proprio da uno dei suoi post ho preso spunto per iniziare a confezionare i regali di Natale.

 


Ho unito questi due gomitoli di mohair color senape e filato Botto di Lollocrea color ocra per creare una fantastica Sciarpa Fiorellosa che ho visto sul blog di Silvia. E' davvero un' idea graziosa!

Dovrei finire anche il maglione a punto granny perchè forse tra un mesetto sarà ora di indossarlo. Come sempre, i miei propositi di finire un progetto a maglia o uncinetto prima di cominciarne uno nuovo, non vengono rispettati. Vedo un bel filato, uno spunto ed ecco che non posso star ferma!

Vorrà dire che per oggi smetterò di scrivere e andrò avanti con la mia Sciarpa Fiorellosa.

Nei prossimi giorni dovrò tassativamente riprendere in mano pennelli e colori per dare inizio ad una nuova icona, un Sant'Antonio, richiestomi per dicembre.


Un saluto a chi ancora passa di qua e mi legge.


G.

martedì 3 ottobre 2023

Diario di campagna di una signora inglese di Edith Holden

Desideravo una copia del "Diario di campagna di una signora inglese" già da qualche anno, tuttavia il libro era andato fuori catalogo e le uniche copie che si trovavano in commercio erano vecchie edizioni usate. A me piacciono i libri usati, ne posseggo parecchi, però questo risultava difficile da trovare. Poi Elliot edizioni lo ha ristampato nel maggio 2023 e quindi ho potuto finalmente acquistare il libro nuovo!

Il Diario di campagna è una raccolta di poesie, proverbi, citazioni, annotazioni personali, osservazioni, sulla flora e la fauna selvatica della campgna in cui l'autrice si recava per le sue passeggiate nelle varie stagioni. Il testo è arricchito da bellissime illustrazioni fatte a matita ed acquerello dipinte dalla stessa scrittrice, la quale era un'insegnante di pittura e un'illustratrice tra fine Ottocento e primi anni del Novecento. Il libro doveva esse da esempio per le allieve dei suoi corsi, non era destinato alla pubblicazione; ma nel 1977, oltre cinquant'anni dopo la morte dell'autrice, una pronipote lo trovò tra le vecchie carte di famiglia, rimase colpita dalla bellezza delle illustrazioni e decise di pubblicarlo. Il libro ebbe un immediato successo e divenne un testo di culto per gli amanti della natura.


 

Io adoro questo genere di libri, li trovo così gradevoli, rilassanti ed ispiranti che non posso fare a meno di sfogliarli e leggerli innumerevoli volte. Mi piace moltissimo la narrazione sottoforma di diario. Quelli che già posseggo e tengo come tesori sono: L'orto di un perdigiorno di Pia Pera, Il sentiero alpino, Le Stagioni di Lucy Maud Montgomery. Questo mese si sono aggiunte due nuove entrate: Foliage-Vagabondare in autunno di Duccio Demetrio, trovato in un angolo per lo scambio gratuito dei libri particamente intonso e oggi è arrivato il Diario di campagna.
 


Edith Holden subì un tragico e misterioso destino. Durante una delle sue passeggiate nella campagna sparì e venne trovata annegata nel fiume in una mattina di marzo. Si pensò che nel tentativo di raggiungere  un ramoscello fiorito per dipingerlo fosse scivolata e caduta in acqua, trovando la morte facendo quello che più amava.


Un caro saluto a chi ancora passa di qua e mi legge.


G.

lunedì 2 ottobre 2023

Godersi le tregue

 

Fa ancora molto caldo, in questo inizio di ottobre. Le giornate sono soleggiate e splendide, la temperatura anche oggi nelle ore centrali ha raggiunto i 28 gradi.  Sul mobile dove ripongo i filati e gli arnesi da lavoro ho creato un angolo autunnale con le zucche di lana e un simpatico fungo di stoffa fatto dalla mia amica Lara. E' il mio angolo preferito, ogni giorno lo guardo e mi rallegra. Ma l'estate non cede il passo.

Quest'estate 2023 che è stata un'altalena di preoccupazioni, piccole o grandi, per la salute (mia e di persone care) e tregue di spensieratezza che bisogna godersi perchè non si sa quando e dove arriverà il prossimo assalto. Ho iniziato io a maggio con il mistero, ancora irrisolto, dei linfonodi ingrossati; poi la mia migliore amica che i medici avevano spaventato tantissimo prospettando un tumore osseo, facendole fare mille esami e una visita a Bologna da uno specialista rinomato il quale, fortunatamente, ha escluso la brutta malattia ridimensionando tutto e dicendo che si poteva risolvere il problema con delle semplici infiltrazioni di acido ialuronico al ginocchio. Ora è il turno di mia sorella. Stamattina l'ho accompagnata in ospedale per fare un esame che avrebbe dovuto essere chiarificatore di una situazione che la preoccupa e invece è uscita carica di dubbi più grandi rispetto a prima. Nei prossimi giorni dovrà effettuare altri esami dai quali si spera di avere una risposta certa.

Stamattina, mentre aspettavo in ospedale, ho lavorato all'uncinetto una nuova sciarpa con questi bellississimi marroni caldi. Il filato è Ellen di Lollocrea. Consiglio vivamente di portarsi un lavoro all'uncinetto o a maglia in queste situazioni: rilassa moltissimo.





Abbiamo poi preso al bar vicino all'ospedale un cappuccino e una tortina alle mandorle a carote che era deliziosa. Non ce la siamo goduta molto perchè eravamo deluse dalle incertezze della mattinata.


Spero arrivino buone notizie nei prossimi giorni. Intanto saluto chi ancora passa di qua e mi legge.


G.

domenica 1 ottobre 2023

Sono passati dieci anni

 

Sono passati già dieci anni dall'apertura di questo blog. Ed ora, in questo inizio di autunno, eccomi di nuovo davanti allo schermo, intenta a cercare di ricordarmi come si scrive un post. Sembra ormai una cosa d'altri tempi! Il blog è invecchiato come sono invecchiata io che ora, per scrivere, indosso un paio di occhiali rossi. Ma l'autunno è una stagione speciale - probabilmente la mia preferita- essa suscita in me due sentimenti contrastanti: l'entusiasmo di nuovi progetti e il desiderio di silenzio e raccoglimento, la nostalgia. Perciò sono tornata qui a ricominciare una vecchia abitudine.

Ho riguardato l'elenco dei blog che seguivo: sono rimaste davvero poche le autrici attive. Tanta ammirazione a chi ha continuato in questi anni a portare avanti con costanza il proprio diario virtuale. Ho sentito spesso il richiamo di tornare a scrivere, ma negli ultimi anni sono stata distratta. Ho ottenuto tante cose nuove e ne ho perse altre. E' successo di tutto e non è successo niente. A volte, sembra che la vita ti porti a percorrere strade tortuose, grandi giri panoramici, per poi ritrovarti al punto di partenza. Sì, allo stesso punto, ma con un bel bagaglio di esperienza in più. Alla fine, forse, è questo che dobbiamo fare in questa esistenza.

Un tempo mi risultava facile scrivere il blog, avevo tante cose da raccontare e creavo post lunghi; ora ho perso l'abitudine, le mie dita sulla tastiera procedono impacciate. Scrivo, ma per chi? Questo blog ha sempre avuto un seguito molto esiguo e ora non è rimasto nessuno a leggere. Scriverò per me.


G.