Buongiorno carissimi amici!
Oggi c'è un bel sole, nel parco sono spuntati magicamente i piccoli fiorellini azzurri che mia nonna chiamava poeticamente occhi della Madonna, e stamattina ho notato qualche timida ape uscita in perlustrazione. La temperatura quasi primaverile fa venir voglia di nuovi progetti e infatti eccomi qui a presentarvi un'iniziativa particolarmente interessante e stuzzicante, nata dalla mente vulcanica ed appassionata di Francesca: l'Independece Day, il giorno dell'indipendenza... ma indipendenza da chi, da che cosa?
Dalla tirannia del consumismo e della cosiddetta grande distribuzione.
Il giorno scelto sarà domenica 31 maggio 2015, la partecipazione è aperta a tutti. Che cosa bisogna fare? Ecco il regolamento:
Chiunque aderirà all'iniziativa il 31
maggio si impegna a mangiare solo cose autoprodotte da se, dalla
colazione alla cena. Per un intero giorno ci libereremo dalla schiavitù
della grande distribuzione per dimostare a noi stessi e agli altri che è possibile tornare ad una alimentazione più sana e naturale.
Regolamento
1.
Tutto quello che mangerai nel giorno dell'Indipendenza Alimentare deve
essere autoprodotto da te o da amici e parenti e fatto rigorosamente in
casa.
2.
Gli ingredienti che utilizzerai per preparare i tuoi piatti non
dovranno assolutamente provenire dalla grande distribuzione o essere
acquistati al supermercato.
3.
Sono rigorosamente banditi precotti, preconfezionati, scatolame di
qualsiasi tipo, surgelati e congelati e tutti i lavorati industriali. E'
compresa in questo elenco anche la pasta secca confezionata.
Per
fare degli esempi pratici: il sugo non va fatto con i pelati ma con il
pomodoro fresco; se decidete di fare una torta salata non potrete
utilizzare la pasta sfoglia o brisè confezionata o surgelata...
Anche il pane è vietato (dovrete farvelo voi!!!) e bandito anche lo zucchero bianco.
4.
Gli acquisti, sempre nel rispetto del punto 3, verranno effettuati o
nel piccolo negozio sotto casa, nei banchi dei mercati (meglio se si
tratta di rivendite dirette produttore/consumatore di frutta o verdura,
farine, legumi, cereali in seme, carne e pesce...), nei negozi di
prodotti biologici o nelle botteghe del commercio equo e solidale.
5.
Cercate di acquistare solo materie prime con le quali confezionerete i
vostri piatti, privilegiando prodotti freschi, frutta e verdura di
stagione, farine integrali, uova con codice 0 o al massimo 1, legumi e
cereali. I prodotti di origine animale è preferibile siano biologici. La
carne è consentita ma solo biologica. Il pesce solo pescato e non
dall'allevamento.
6.
Eccezioni: si possono utilizzare i preparati speziati e i fermentati
purchè non contengano coloranti, conservanti, lieviti, additivi o altri
prodotti chimici. Quindi potrete utilizzare per esempio il Curry, il
Gomasio o la salsa di soja biologica.
7. Divertirsi e lasciare spazio alla propria fantasia!!!
Se avete un blog e decidete di aderire, pubblicate le ricette ed il resoconto della giornata in un post, se non avete un blog potrete scrivere a untuffonellinsalatamista@gmail.com e le vostre ricette verranno pubblicate a cura di Francesca sul nostro blog condiviso Un tuffo nell'insalata .
Alla fine tra tutti i partecipanti verrà estratta una persona che vicerà un bel premio. Naturalmente il premio è un incentivo divertente, ma l'aspetto più interessante sarà sicuramente metterci alla prova ai fornelli scoprendo che l'autoproduzione è possibile.
Ricordiamoci che tutto ciò che cuciniamo in casa con materie prime di qualità, frutta e verdura di stagione, senza conservanti, insaporitori e coloranti è qualitativamente superiore ai prodotti confezionati proposti dalla grande distribuzione. Inoltre, per esperienza personale, vi assicuro che produrre in casa il proprio cibo permette di risparmiare parecchi soldini.
Infine, a chi è interessato a questi argomenti ma non sa ancora bene come muoversi, consiglio due libri molto utili da cui è possibile ricavare tanti spunti interessanti per cominciare a cambiare mentalità e rendersi conto che ci sono delle alternative al consumismo.
Cucchiaio Verde-la bibbia della cucina vegetariana, Giunti editore.
Scappo dalla città di Grazia Cacciola, edizioni FAG Milano.
A presto!
Giorgia
Una sfida molto interessante! Buona giornata Giorgia!
RispondiEliminaBuona giornata Manù!
EliminaGrazie Giorgia per aver pubblicizzato INDEPENDENCE DAY!!!
RispondiEliminaCredo che sia una iniziativa nuova, stimolante e sono davvero felice di aver avuto questa idea e che sia piaciuta!!!
"Scappo dalla città" l'ho letto un anno prima di trasferirmi in collina. Mentre lo leggevo non immaginavo che nutrivo e alimentavo il mio desiderio che è diventato talmente forte da trasformarsi nella più bella realtà che potessi immaginare. Sono scappata dalla città, eccome... Vivo in un piccolo Paradiso fatto di colline e vigneti, boschi, silenzio e aria pura. Sono sicura che quel libro sia stato importantissimo!!!
Un abbraccio
Francesca
Credo che "Scappo dalla città" sia un manuale intelligente, utile e piacevole, insomma è un libro ben fatto. Inoltre le soluzioni che propone non sono inutili utopie da fricchettoni, ma sono proposte concrete, sperimentate dall'Autrice, che chiunque può mettere in pratica anche se non vive in campagna. Io l'ho letto più volte: è un libro a me molto caro.
EliminaAnche io l'ho letto e riletto. Ogni tanto lo riprendo in mano per trovare spunti e stimoli. Per me è stato un libro importante per trovare il coraggio per fare il "grande salto".
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