martedì 28 maggio 2013

Nuvolosità variabile

F. Casorati, Ragazza con la scodella, tempera su tela (1920)

Quanto è difficile, cari amici, guarire da certe ferite del cuore.

Un giorno ti senti pienamente felice, respiri aria cristallina con la netta convinzione che la burrasca sia passata, il giorno dopo ti ritrovi a terra, con il cuore pesante e tanti pensieri tetri in testa.
Un anno di impegno, fatica,  ricerca dentro se stessi, tempo ed energie spesi a cercare, leggere, scandagliare, sforzarsi di capire, e poi basta una piccolezza, tipo una frase buttata lì, un sogno, un commento visto per caso su Facebook e si torna indietro di mesi a soffrire come allora.

Oggi nel giro di una decina di minuti ho esaurito tutte le mie energie mentali disponibili per la giornata.

Mi è venuta voglia di fare un viaggio da sola, magari di un paio di giorni. Non mi servirebbe andare chissà dove, mi basterebbe preparare un bagaglio leggero, salire su un bel treno  ed andare a vedere una città che mi piace o che non ho mai visitato, oppure una mostra di pittura o una città di mare...

Il mio umore di oggi mi ha fatto tornare in mente un libro che lessi due o tre anni fa e che mi affascinò per la capacità dell'Autrice di raccontare la ricchezza dell'animo femminile. Il titolo è proprio quello che ho voluto dare al mio post di oggi: Nuvolosità variabile, la scrittrice è Carmen Martin Gaite.
Ve lo consiglio, amiche.

 A presto!






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