domenica 18 settembre 2016

Il ritorno della Casalinga

"Non farò mai la casalinga!"
Affermavo con grande convinzione quando ero ragazzina e vedevo mia madre sfaccendare tutto il giorno tra fornello, secchiaio e pavimenti da lavare.
Sì, perché quella vita mi sembrava frustrante e malinconica. Non metto in dubbio che a volte lo fosse, tuttavia, guardando indietro con gli occhi di oggi, mi chiedo se mia madre fosse veramente frustrata o se invece lei amasse quella vita. E mi domando se la mia infanzia sarebbe stata così serena senza una mamma casalinga. Non saprei. Però probabilmente se non ci fosse stata la presenza costante di un genitore (all'epoca era la madre, oggi potrebbe essere anche il padre) non sarei diventata la persona che sono. Non dico che sarei peggiore o migliore, semplicemente credo che sarei diversa.

Qualche anno fa la donna che sceglieva di fare la casalinga era malvista, criticata e compatita dalle amiche. Ora, invece, sembra che la casalinga sia tornata di moda.
Per curiosità ho fatto qualche ricerca online sull'argomento, ho letto articoli di settimanali e blog dai quali emerge una marcata inversione di tendenza nei desideri delle giovani donne. Secondo le statistiche l'aspirazione delle ragazze non sarebbe più sgomitare per fare carriera, ma stare a casa a preparare marmellate. Su You Tube hanno molto seguito i canali dedicati alla cura della casa e alle ricette di cucina. Le nuove casalinghe, però, sono quasi tutte laureate, sanno usare bene internet, hanno molti interessi e sono molto curate nell'aspetto e nell'abbigliamento, altro che ciabatte, grembiule e bigodini in testa!


Le casalinghe moderne leggono libri di culto sul riordino che consigliano di parlare ai vestiti mentre si fa il cambio-stagione; usano rivoluzionari metodi americani in cui il colpo di genio consiste nell'imporsi di non andare a letto la sera senza prima aver lavato i piatti  e pulito il secchiaio, cosa che mia mamma fa da quarant'anni.

Per anni ho avuto orrore delle faccende domestiche, non sapevo nemmeno come si cucinasse un uovo bollito e volevo lavorare fuori casa. Ma, come spesso accade, il destino è beffardo e alla fine mi ritrovo oggi a lavorare da casa e, visto che ci sono, tocca a me  svolgere tutte quelle mansioni che un tempo mi facevano fuggire come un vampiro di fronte all'aglio.
La notizia è che forse mi piace!



Questa voglia di casalinghitudine colpisce anche molte delle mie amiche.
 E. ha lasciato il lavoro per aprire un laboratorio dove crea ceramiche che poi vende online, da casa; S.ha smesso di lavorare dopo la nascita della figlia e ora fa la mamma; F. amava talmente la sua vecchia dimora in campagna che si è stancata di girare come una trottola alla ricerca di lavori precari nel campo del restauro ed ha aperto un bed & breakfast a casa sua, così può occuparsi  tempo pieno di marmellate, colazioni, pulizie, spesa, arredamento, giardino...
Certamente tutto questo è dovuto anche al fatto che negli ultimi anni tante donne hanno perso il lavoro e non sono più riuscite a trovarne un altro stabile, così, anzichè impazzire, hanno preferito ridurre le spese e dedicarsi alla casa e alla cura della famiglia. Tuttavia, una scelta che all'inizio sembra un ripiego può rivelarsi felice.

Voi cosa ne pensate?

12 commenti:

  1. è senza dubbio una scelta personale, ma credo sia molto gratificante! Un abbraccio Lory

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    1. Infatti, dovrebbe essere una scelta libera, non un'imposizione.
      A presto.

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  2. vengo da una famiglia di donne che hanno sempre lavorato. La nonna aveva un negozio, in paese, quelli che vendevano tabacchi, generi alimentari, lana, stoffe...era rimasta vedova a 39 anni, mamma ne aveva 17, poi c'era lo zio quindicenne e la zia, piccolina di 5 anni.
    Mamma ha sempre lavorato, ha insegnato per più di 40 anni. Per me è sempre stato normale, dalla prima elementare, avere le chiavi di casa, rientrare ( lei arrivava un po' dopo) e metter tavola e metter su l'acqua per la pasta!
    Io lavoro, che mi serve per " camparmi".

    Ecco, dopo tanti anni anni di lavoro...mi piacerebbe stare a casa, ma non posso permettermelo!
    Non è una scelta. La scelta , per me, sarebbe un'altra e non mi sentirei certo frustrata a fare la " casalinga"!
    Emanuela

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    1. Certo, la scelta è per chi si può permettere di scegliere. Un tempo anche fare la casalinga non era una scelta, ma un obbligo e molte donne avrebbero preferito lavorare fuori casa ed essere indipendenti economicamente.

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  3. Con il passare degli anni fare la casalinga mi piace sempre meno, così ho trovato una soluzione...farla solo quando sono ispirata, in caso contrario "lascio andare", fortunatamente in famiglia sono "comprensivi"!
    Buona giornata
    Paola

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    1. Anch'io faccio così, cara Paola, perché bisogna ammettere che certe faccende domestiche, ripetute tutti i giorni, sono veramente noiose. Io odio lavare i piatti e spolverare!
      A presto!

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  4. Ciao, fare la casalinga sotto certi aspetti può essere molto gratificante,orari flessibili, decidi tu quando fare o non fare una cosa e se si è abbastanza organizzate si possono coltivare anche passioni, in più c'è anche il risparmio se si riesce a fare tutto da sole non serve la collaboratrice domestica. La famiglia, piccola o grande che sia è un impresa e come tale va gestita e se condotta bene è un successo!!

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  5. Ci sono giorni in cui vorrei davvero starmene a casa a fare marmellate e ripulire gli armadi... tutto, pur di non fare più il lavoro che faccio!!! Per fortuna sarà ancora per poco e poi farò quello per cui credo di essere nata!
    Quando sono nati i miei figli e non avevo ancora un lavoro avevo pensato che tutto sommato stare a casa non era male, sempre che il mio essere casalinga fosse "creativo"... E' stato il periodo dei mercatini, della pittura e delle prime sperimentazioni di autoproduzione. Rimpiango quel periodo!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. Tra meno di due anni sarai Naturopata e allora tutto cambierà. Manca poco!!!
      Baci

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  6. Solamente ora mi rendo conto che non sono tra i tuoi followers, provvedo immediatamente !

    Carissima Giorgia, penso che oggi il lavoro della casalinga sia decisamente rivalutato e stia riacquistando l'onore che merita ... non è retribuito, è logorante, ripetitivo, ma è indispensabile per una famiglia avere sempre una mamma, una moglie presente non credi ... sarà perché io ho avuto la fortuna di crescere con una mamma sempre al mio fianco, ma non riesco a pensare ad una casa senza la presenza di una donna ...

    Ti abbraccio con i cuore ringraziandoti per le parole di conforto che mi hai postato e che tanto hanno giovato al mio cuore e ti auguro un weekend d'autunno più sereno che mai

    Xx Dany

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    1. Grazie cara Daniela!
      Sono d'accordo, il lavoro della casalinga merita di essere riconosciuto.
      Complimenti per il tuo blog da sogno in cui si respira un'atmosfera d'altri tempi, come piace a me.
      Un abbraccio!

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