Carissimi, un saluto veloce e poi altrettanto velocemente andrò a dormire, visto che domani la sveglia suonerà all'alba!
E' probabile che per qualche giorno starò lontana dal Blog; mi attende, infatti, una settimana di fuoco.
Domani, prima domenica del mese, mi aspetta il supermercatino in centro a Mantova, dalle 9 alle 19 in piazza Sordello, 150 banchetti con tante cose carine, tutte fatte a mano.
Lunedì allestimento dello spettacolo in teatro della scuola di musica con cui collaboro e, visto che non era abbastanza, contemporaneo allestimento della mostra di pittura dei miei allievi del corso di pittura ad olio. Qui sono un po' in crisi perchè non ho la minima idea di come riuscirò a fare un allestimento esteticamente presentabile avendo a disposizione solamente dei pannelli di polistirolo, un tavolo, un drappo marrone e dei chiodi... Aiuto.
Martedì grande spettacolo in teatro: alle 18 i piccoli, dalle 20 alle 23 tutti gli altri. Finito quello, ci togliamo i tacchi e indossiamo scarpe comode e via di corsa a smontare tutto, e per tutto intendo: tutto! Kilometri di cavi, amplificatori, strumenti, microfoni... Caricare i furgoni e liberare il teatro entro un orario decente, prima che l'assonnato guardiano si spazientisca troppo.
Domenica 8 giugno sarò di nuovo in pista con gli amichetti banchetto & gazebo, pronta per l'attesa festa al Parco Bertone, vicino Mantova.
E poi, finalmente, rallentiamo i ritmi e ci prepariamo all'inizio dei lavori alla mia casetta in Lessinia.
Sono mesi che aspetto questo momento, ci siamo quasi!
Ora vado a nanna, un caro saluto a tutti.
A presto!
Giorgia
sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
Tess dei d'Urberville di Thomas Hardy
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Opera di John William Waterhouse, Borea, 1903 |
Vi dico subito che questo libro non piacerà a tutti.
Tess è infatti una storia triste e priva di speranza, in cui nessuna entità divina accorre pietosamente a prestare soccorso alla sfortunata protagonista e nessun lieto fine giunge al termine delle quasi 450 pagine a sollevare il morale del lettore.
Il romanzo venne pubblicato nel 1891 e fu accolto da grande successo ma anche da un alone di scandalo causato dagli argomenti trattatati.
La protagonista è Tess, un'adolescente, figlia di contadini, dotata di rara bellezza e sensibiltà, costretta a lasciare la scuola e con essa il suo progetto di diventare maestra, a causa delle condizioni disagiate della famiglia, diretta da un padre amante del bere e da una madre ingenua e sempliciotta. Convinti di essere i discendenti di una nobile famiglia estinta, i d'Urberville, saranno proprio gli incauti genitori a spingere Tess verso uno sfortunato destino. Indurranno, infatti, la figlia a recarsi presso la tenuta di alcuni presunti parenti ricchi aventi lo stesso cognome, per reclamare una non ben definita eredità. In questa casa l'inesperta Tess conoscerà il giovane Alec, figlio della padrona, che tenterà di persuadere la ragazza a diventare la sua amante, più volte fermamente respinto, finirà per abusare di lei una notte, nel bosco.
La traumatica esperienza lascerà un segno indelebile nella vita della fanciulla, infatti nove mesi dopo partorirà un bambino che morirà in tenera età.
Condannata dall'opinine comune del piccolo villaggio come "donna perduta", la coraggiosa Tess rialzerà il capo e andrà a lavorare in una fattoria lontana dove nessuno è a conoscenza della sua storia. Qui rinascerà e troverà l'amore di un giovane uomo colto e ricco di ideali. Ma il passato ritorna e la delusione è ancora più cocente se causata da una persona amata. La nostra Tess si ritrova ancora una volta sola, costretta a lavorare duramente e a contare solo sulla propria insopprimibile forza d'animo, fino al tragico epilogo.
Tess è un personaggio stupendo, nella cui personalità ho trovato qualcosa di profondamente mio; un personaggio evidentemente amatissimo anche dal suo creatore, che ce lo descrive dotato di mille sfaccettature e presentato in mille pose : delicato e forte, umile e fiero, timido e temerario:
"i grandi occhi teneri nè neri nè azzurri nè grigi nè violetti, ma composti di tutti questi colori insieme e di cento altri che potevano distinguersi... tinta su tinta, intorno a pupille senza fondo."
"La sua figura appariva straordinariamente alta e imponente, in piedi, nella bianca camicia da notte, con una grossa treccia di capelli neri che le scendeva sulle spalle sino alla vita. La tenue luminosità della fioca candela toglieva alle sue forme e ai suoi lineamente le lievi imperfezioni che la luce del sole poteva aver rivelate: i graffi delle stoppie sui polsi, la stanchezza negli occhi. Quel sublime entusiasmo aveva il potere di trasfigurare quel viso che era stato la sua rovina e che si mostrava d'una incontaminata bellezza con un leggero tocco di dignità, quasi regale."Ma le descrizioni più belle sono quelle riguardanti la natura e la campagna inglese. Pagine splendide ci fanno immaginare lo scorrere imperturbabile delle stagioni, con la freschezza della primavera, quando gli uccelli nascono nei nidi, che accompagna Tess verso la sua nuova vita alla fattoria, la calura immobile ed ipnotica dei meriggi estivi, l'alba lattiginosa e umida con gli uccelli acquatici che si alzano in volo nella pallida foschia verso un'atmosfera più luminosa, che fanno da cornice alle passeggiate della ragazza in compagnia del suo innamorato, nel momento in cui ci si trova "ancora in quel terreno controverso tra la simpatia e l'amore, dove nulla era stato ancora approfondito", e nel tragico e triste inverno in cui Tess rimane sola e priva di mezzi, ecco il gelo e la neve, "quando strani uccelli provenienti da oltre il Polo Nord cominciarono silenziosamente ad arrivare sull'altipiano... magre e spettrali creature dagli occhi tragici".
Che dire, infine, riguardo a ciò che mi ha lasciato questa lettura? Be', non è cosa semplice. Soprattutto perchè ciascuno di noi trova in un' opera d'arte qualcosa di diverso, come ho scritto sopra, qualcosa che può appartenere profondamente alla persona che legge, ma che, nello stesso tempo, può essere di tutti. E qui stanno la bellezza e la forza della letteratura e dell'arte in generale.
Personalmente questo romanzo mi ha arricchita moltissimo, non solo per la grandezza della scrittura di Hardy e per la complessità dei personaggi, ma anche per il messaggio che ho recepito.
La povera Tess paga per colpe che non sono sue, è una vittima dell'uomo e della morale comune. Thomas Hardy si scaglia contro la meschinità e i pregiudizi, contro l'inutilità delle religioni che innalzano aridi altari a divinità sconosciute, mentre costruiscono crudeli steccati attorno alle persone, esaltando principi generali ed ignorando i casi particolari, calpestando la tenera umanità insita in ciascuno di noi.
Giorgia
mercoledì 21 maggio 2014
Ultime letture interessanti
Mi sono resa conto che sono passati mesi dall'ultimo post riguardante le mie letture. Come al solito la mia incostanza ha avuto il sopravvento sui buoni propositi e non ho mantenuto l'impegno di parlarvi di un libro ogni settimana. Anche se non ho pubblicato nulla, ho comunque continuato a leggere, seppur a ritmo moderato; quindi oggi vi presenterò le ultime letture di questo periodo che hanno tutte dei temi in comune: la decrescita, la crisi attuale e il cambiamento di vita.
Bene, cominciamo!
VIVERE SENZA SOLDI di Heidemarie Schwermer - Ed Terra Nuova
In rete esiste anche un bel documentario sull'esperienza di Heidemarie; vi lascio il link nel caso vogliate vederlo http://www.dailymotion.com/video/xuc0q4_film-completo-vivere-senza-soldi_shortfilms
Verso la parte finale del documentario, Haidemarie è ospite di una trasmissione della tv italiana, dove è invitata a parlare della sua vita senza soldi. Mi ha molto colpita e rattristata il modo in cui viene trattata, quasi come fosse un fenomeno da baraccone. Haidemarie è visibilmente agitata ed imbarazzata a causa delle domande superficiali ed inappropriate poste dalla conduttrice, non riesce a spiegare il suo punto di vista e alla fine, dietro le quinte, scoppia in lacrime.
No comment sulla misera superficialità della tv italiana... Per fortuna non la guardo più da 7 anni!
MANIFESTO PER LA FELICITA' di Stefano Bartolini - Ed. Feltrinelli
I responsabili principali della cultura del consumo sono il sistema economico e, putroppo, le istituzioni, scuola compresa.
Secondo l'Autore il cambiamento è possibile, ma bisogna lavorare molto: occorre cambiare la scuola, cambiare lo spazio urbano, ridurre la pubblicità, soprattutto quella rivolta ai minori.
L'EPOCA DELLE PASSIONI TRISTI di Miguel Benasayag, Gérard Schmit - Ed. Feltrinelli
Gli Autori di questo breve ma intenso saggio sono due psicoterapeuti francesi che si occupano dei problemi dell'infanzia e dell'adolescenza. Preoccupati dalle sempre più numerose domande di aiuto da parte delle famiglie, hanno analizzato le cause del crescente malessere che negli ultimi anni colpisce i giovani.
C'è una crisi pesante e diffusa, ma si continua a fingere che non ci sia, insegnando ai ragazzi ad "armarsi" contro il mondo. Tutto deve servire a qualcosa e questo utilitarismo plasma le nostre vite, infiltrandosi nelle nostre relazioni come un virus silenzioso. L'antidoto consiste nel riscoprire la gioia del fare disinteressato, nutrendo le proprie passioni ed i propri talenti.
Un argomento che mi tocca molto e che sento mio.
Per oggi è tutto, amici... Alla prossima!
Giorgia
domenica 11 maggio 2014
Auguri mamma!
Sapete, mia mamma sta diventando una vera paladina dei deboli. Oltre a prestare le sue mani d'oro e la sua bravura nel cucito per una onlus che raccoglie fondi per i bambini malati, ieri ha pure salvato un cagnolino. Dopo giorni di appostamenti e tentativi falliti, infatti, grazie all'aiuto delle volontarie della LAV, è riuscita a liberare la bestiola che era tenuta in una specie di scantinato, legata ad una catena di appena mezzo metro! Ora il cagnolino è ospitato temporaneamente da una parente di una volontaria in un a casetta con giardino, in attesa di trovare una famiglia amorevole che lo adotti.
Auguri, mamma!
Buona domenica a tutti!
Giorgia
venerdì 9 maggio 2014
Un invito molto gradito
Pendente Canto della sera, dipinto a mano, opera di Laboratorio Oltremare |
Sono stata invitata a partecipare con le mie piccole creazioni ad una festa che si terrà domenica 8 giugno, nel Parco Bertone a Goito nell'alto mantovano. Ho accettato subito con entusiasmo, perchè l'idea di poter esporre e dipingere in mezzo alla natura mi è sembrata fantastica. Il parco, infatti, è oggi una riserva naturale dove ha sede il centro di protezione delle cicogne bianche. Il nome deriva dalla famiglia De Bertoni che un tempo ne era proprietaria. All'interno si possono ammirare, oltre alle cicogne che nidificano lì, tante altre specie di uccelli, un laghetto, vari corsi d'acqua e tre edifici ottocenteschi, tra cui la grande villa padronale che sarà aperta per l'occasione.
Gli espositori dovranno portare manufatti esclusivamente artigianali, con tema la natura e le sue bellezze. Io ho scelto uccellini e fiori.
Quindi, da oggi pennuti e fiorellini a volonta! Questo pendente è una delle creazioni che penso di portare all'evento.
Canto della sera |
Acquerello su cartoncino con supporto di legno, catenina color bronzo, goccia di vetro sfaccettato.
Questo il link per chi volesse visitare il parco http://www.parcodelmincio.it/centrivisita_dettaglio.php?id=401
Buon fine settimana a tutti... e domenica felice Festa della Mamma a tutte le amiche mamme!
Io domani andrò a trovare la mia e le porterò un regalino.
Baci
lunedì 5 maggio 2014
Un debutto baciato dal sole
Buon lunedì a tutti!
Oggi sono felicissima e piena di carica positiva, tutto merito dello splendida giornata che ho trascorso ieri al mercatino di Arte e Ingegno in Piazza Sordello a Mantova.
Perciò ora faccio una pausa caffè e ne approfitto per raccontarvi qualcosa, poi mi rituffo nelle varie faccende della giornata.
Ebbene, ieri è finalmente avvenuto il debutto ufficiale del progettino Bijoux romantici di Laboratorio Oltremare. Quello che vedete in foto è il mio banchetto in piazza Sordello. Niente di mirabolante, per carità, ma io ne vado fiera, perchè, a parte il gazebo e la piantina di petunie, tutto il resto è fatto con materiali di recupero.
Già durante la settimana l'agitazione aveva iniziato a farsi sentire, fino a raggiungere livelli preoccupanti sabato 3 maggio. Il tempo faceva i capricci. Temporali e grandine hanno rovinato la prova di montaggio del gazebo che ho fatto sul terrazzo di casa per esercitarmi, vista la mia inesperienza.
Sabato avevo così tanta carica di adrenalina in corpo che ho girato tutto il giorno, tra commissioni e lavoro, come una trottola senza mai fermarmi. La sera ero stanca ma non riuscivo a prendere sonno.
Arriva domenica, la sveglia suona alle sei del mattino. Dopo una notte piena di incubi sul montaggio del gazebo, corro alla finestra: cielo limpido, azzurro senza l'ombra di una nube. Che sollievo! Ultimi preparativi, e alle sette e trenta partenza alla volta di Mantova.
Per la paura di vedere il gazebo volare sulla cupola di Sant'Andrea, lo ancoro a terra con così tanti pesi che nemmeno lo Space Shuttle avrebbe la forza di alzarsi da lì. Inizio ad allestire il banchetto. Attimi di timidezza ed insicurezza: accanto a me veri professionisti del mercatino sfoderano gazebi automontanti, tavoli regolabili, tende anti-riflesso e, con la sicurezza dipinta sul volto, alle nove in punto finiscono di allestire e si concedono una colazione al bar. Io sono ancora in alto mare. Il sole splende in cielo... Fa troppo caldo o sono io ad essere agitata?
Mi assalgono i dubbi: e se non vendo nulla? E se la gente non capisce lo spirito dei bijoux romantici e mi deride? E se... Calma, arriva la prima cliente...
La signora apprezza tutto, mi riempie di complimenti: che bello questo, che grazioso quello, che romantico quello lì... Alla fine acquista la spilla Fiori di Marzo e due paia di orecchini della serie Anni Venti. Mi chiede una borsina, e io, talmente convinta di fare un buco nell'acqua, non le ho nemmeno portate! Pazienza, prendo quella in cui avevo messo il pranzo, tolgo il panino e la banana e la signora se ne va soddisfatta con il suo sacchettino, anche quello riciclato.
La giornata fila via veloce, vendo tutte le cosine più belle, compreso il pendente Primavera del post Leggerezza che se ne va in compagnia di una signora vestita di verde.
Unico dispiacere della giornata, l'inaspettata dipartita della mia fedele fotocamera digitale che improvvisamente mi ha piantato in asso, dopo sette anni trascorsi insieme. Questa è stata la sua ultima foto: guardate nell'angolo in basso a destra e la vedrete riflessa nello specchio. E' il suo addio al blog! Lo so, è assurdo, ma io mi affeziono agli oggetti e mi piace credere che anche loro abbiano una specie di anima.
Arriva la sera e si alza un vento frescolino, bisogna sbrigarsi a smontare tutto. La bellissima giornata è finita e mi viene un pizzico di malinconia; quella sensazione familiare di strana nostalgia mista a soddisfazione per le belle ore trascorse, che mi assaliva da bambina, al termine delle fantastiche domeniche di sole passate a giocare con gli amici, quando, all'imbrunire, la mamma ci chiamava per lavarci e cenare.
E voi, avete trascorso bene questa prima domenica di maggio?
La pausa caffè è finita, vi saluto con un caro abbraccio.
Alla prossima!
Giorgia
venerdì 2 maggio 2014
Passeggiata alla chiesetta di Madonna del Monte
Oggi vi porto con me nella mia passeggiata preferita.
A pochi minuti da casa esiste un luogo antico e incantato: una piccola chiesetta, sospesa sulla cima di una collina circondata da vigneti. Qui San Francesco si fermò a pregare, durante un suo viaggio in queste terre. Attorno, il tempo sembra essersi fermato e si respira un'aria di pace gioiosa.
Nei secoli passati una piccola comunità di frati dimorava nei pressi dell'edificio con il compito di custodire il piccolo santuario.
Non ho mai avuto la fortuna di trovare la chiesa aperta e visitare l'interno; il santuario, infatti, apre solamente in agosto in occasione della festa dell'Assunta, in questa data decine di fedeli e pellegrini si recano a pregare portando fiori in omaggio alla Madonna.
Il sentiero che conduce all'edificio, soprattutto in questi mesi di piena primavera, è incantevole.
La scorsa settimana a farla da padrone erano decine di rigogliosi cespugli di iris variopinti: gialli, viola, bianchi, rosa e porpora, lilla chiaro... Una vera meraviglia. I temporali degli ultilmi giorni ne hanno un po' rovinato la fioritura.
In compenso sono esplose le solari e profumatissime ginestre...
...e le romantiche rose, in tante sfumature differenti, dalle più delicate alle più vivaci.
Mentre la cagnolina continua la sua inarrestabile ed allegra caccia alle inafferrabili lucertole.
Finalmente eccoci di fronte all'antica chiesetta!
Accanto all'edificio sacro c'è la casa dei custodi che ospita una colonia di gatti. Questa fortunata coppia merita tutta la mia invidia perchè se ora mi chiedessero: che lavoro vuoi fare? Io risponderei: la custode di Madonna del Monte.
Qualcuno ha lasciato un romantico mazzo di fiori sugli antichi gradini corrosi dal tempo e dall'andirivieni dei pellegrini.
Salutiamo la chiesetta e proseguiamo la passeggiata scendendo dall'altro lato della collina. Tutt'attorno i vigneti con le foglie nuove, verde brillante: qui si producono i celebri vini Custoza e Bardolino.
Alberi vecchi di secoli con i loro strani disegni scolpiti nel legno.
Il mondo visto dai misteriosi abitanti di questo tronco cavo.
Ma prima, ci fermiamo a leggere un cartello sul ciglio del sentiero e torniamo a casa ricordando questi bellissimi versi:
Un abbraccio a tutti.
Giorgia
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