venerdì 2 agosto 2013

I pigmenti - Introduzione

La pittrice medievale Thamar al cavalletto, dietro di lei, un ragazzo di bottega macina i pigmenti sulla pietra di porfido


In questo secondo post della serie I materiali di Laboratorio Oltremare  vi parlerò brevemente di certe attraenti polverine, mezzi indispensabili per la creazione dell'opera d'arte pittorica, capaci perciò di scatenare la fantasia di ogni artista: i Pigmenti.



A chi di voi volesse cimentarsi nelle varie tecniche artistiche, consiglio di comperare i pigmenti, anzichè spendere molti soldi per acquistare tutti i vari tipi di colore già pronti: tubetti a olio, acquerelli, acrilici, tempere, perchè con le magiche polverine e il legante idoneo si può creare in casa
tutto il necessario per dipingere.

Ma, insomma, che cosa sono questi pigmenti?

I pigmenti sono materiali dotati di diversi colori che, se ridotti in polvere,  possono essere usati come cariche da mescolare a vari leganti (olio di lino, rosso d'uovo, gomma arabica, vernice...) per ottenere un impasto adatto ad essere steso e lavorato, che costituirà la pellicola pittorica del nostro dipinto. Sono insolubili in acqua e in altri solventi, cioè non perdono le loro proprietà e caratteristiche strutturali quando si mescolano con altre sostanze.

I coloranti, invece, sono sostanze semitrasparenti con scarso potere coprente di origine vegetale o animale, utilizzate fin dai tempi antichi, che, attraverso una reazione chimica, vengono fissate su una base inorganica (gusci d'uova polverizzati, carbonato di calcio, polvere di marmo e altri), in modo da assumere caratteristiche simili a quelle di un pigmento e poter essere utilizzati come tale.


Un famoso colorante di origine animale era il preziosissimo porpora ricavato dalle conchiglie dei murici attraverso una reazione fotochimica. Queste conchiglie messe nell'acqua ed esposte alla luce del sole per qualche giorno, producono un liquido viola intenso che viene poi fatto reagire con allume di rocca e fissato su una delle basi inorganiche viste prima, quindi lasciato seccare, e così polverizzato, veniva usato in pittura.

Pigmenti e coloranti si dividono in minerali, animali, vegetali o semplicemente in naturali ed artificiali. Oggi è molto più semplice trovare in commercio colori molto belli prodotti artificialmente, rispetto a pigmenti ricavati da sostanze naturali, più affascinanti ma di sicuro più costosi, se pensiamo, ad esempio, che 50 grammi di blu oltremare artificiale costano circa 6/7 euro contro i 150/200 euro (e più!) della stessa quantità di oltremare naturale ricavato dal lipislazzuli.
Il blu oltremare antico era un pigmento di origine minerale, molto ricercato e assai prezioso.


Il lapislazzuli è una pietra preziosa da cui si ricava il bellissimo blu oltremare

In passato la produzione e la macinazione dei pigmenti venivano fatte direttamente nelle botteghe dei pittori. Questi compiti erano laboriosi, talvolta pericolosi per la salute perchè alcuni pigmenti erano velenosi, inoltre richiedevano tempi lunghissimi, perciò venivano affidati agli aiutanti e ai giovani apprendisti.
Oggi noi ci rechiamo in un negozio di belle arti e acquistiamo tutto ciò che ci serve, o compriamo in un comodo negozio online senza muoverci da casa, e non ci rendiamo conto di quanta fatica e quanta conoscenza richiedesse l'arte dei secoli passati.



Nelle prossime puntate vi racconterò qualcosa di più specifico riguardo alcuni pigmenti antichi, con notizie storiche, procedimenti di lavorazione, utilizzo in pittura e... alcune curiosità.

Se, come me, siete affascinati dal colore, vi consiglio il libro COLORE - Una biografia - Tra arte storia e chimica, la bellezza e i misteri del mondo del colore.
Di Philip Ball, editrice BUR.



Alla prossima!




Nessun commento:

Posta un commento