martedì 16 luglio 2013

Tra il dire e il fare...



Eccomi tornata, dopo dieci giorni di assenza dal blog.

In queste ultime settimane sono stata impegnata con vari progetti relativi a Laboratorio Oltremare, tra i quali, spicca il restauro del dipinto olio su tela di cui vi ho parlato nel post Cercasi ispirazione. La riconsegna è fissata per i primi di agosto, però manca ancora un bel po' di ritocco, quindi dovrò darmi da fare!

Particolare degli strappi prima del restauro
La scorsa settimana ero partita alla grande, con l'obiettivo di portare a termine l'intervento sul quadro in pochi giorni per poi dedicarmi agli altri progetti senza sensi di colpa. Purtroppo la costanza non è il mio forte... Diciamo che non è tutta colpa mia. Infatti ho ricevuto la proposta di avviare un negozio-laboratorio artigianale: il mio sogno!!!
 Potete immaginare quanto questa idea mi abbia fatta agitare ed entusiasmare allo stesso tempo. 
Calma, però, niente squilli di tromba, perchè per ora è solo un'idea che deve maturare bene. Il sogno è affascinante, ma i soldi da tirar fuori lo sono molto meno e con la crisi di questi anni i rischi che si corrono sono concreti e possono diventare una prospettiva poco piacevole!

Nel frattempo ho pensato di realizzare delle miniature... da indossare.
L'idea è quella di unire la mia passione per la pittura e per i materiali artigianali con la necessità di rendere questi manufatti più utilizzabili, usufruibili nel quotidiano... più commerciabili, diciamolo pure.

Il primo esperimento è stata la creazione di una miniatura con soggetto Liberty (di A. Mucha) che nella mia testa avrebbe dovuto diventare un pendente.



La grande difficoltà consiste nel trovare i supporti adatti a ricevere la pittura che devono poter essere indossati con facilità, senza risultare troppo pesanti.
Ho provato con queste tavolette di sottile multistrato che avevo in casa, tuttavia sono un po' grandi e la forma rettangolare non mi piace molto per un pendente, avrei preferito un ovale o un tondo; ma per il momento, visto che si è trattato di un esperimento, ho adoperato quel che passava il convento.



La tecnica che ho utilizzato è la solita, amata tempera all'uovo.
Dopo due pomeriggi di lavoro questo è stato il risultato:


 Umh... non sono molto soddisfatta... A volte è proprio vero che tra il dire (o l'immaginare) e il fare c'è di mezzo il mare.




L'effetto finale che avevo in mente era diverso, sia per il cromatismo sia per la forma della tavoletta che non mi piace, inoltre la montatura, compreso il ciondolino argento che ho applicato nella parte inferiore, sono di recupero, quindi si accordano ben poco con lo stile dell'immagine.
 

Credo che il progetto sia carino e mi ha entusiasmata parecchio, durante alcune fasi della realizzazione, tuttavia necessita sicuramente di molta ricerca e poca fretta (e io ne ho avuta: ero ansiosa di vedere l'effetto dei materiali).

Le miniature che vorrei dipingere sono tantissime: le immagino montate divinamente, pronte per completare e valorizzare un bell'abito.

Per ora è tutto, a presto con nuove creazioni!








4 commenti:

  1. il ciondolo è stupendo, anche perché io adoro Mucha, ma la cosa fantastica è l'idea di aprire il laboratorio!! mi ricordo quanto è stato bello l'anno passato al corso di restauro (per me solo un approfondimento dei miei studi di arte, per gli altri il futuro lavoro, forse), e mi ricordo quanta passione ci mettevamo, quanto impegno: ti auguro davvero che il tuo sogno possa avverarsi!

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  2. Grazie per l'incoraggiamento! Devo lavorare ancora tanto per realizzare il mio sogno, ma forse il bello di un sogno è proprio questo.
    A presto!

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  3. Carissima, sono stata lontana dal mio blog per più di un mese. Mese in cui ho vissuto sensazioni agli estremi: assoluta felicità e pienezza, profonda desolazione e vuoto. Un piccolo intervento chirurgico subito venerdì scorso ha cancellato tutto dal mio corpo...ma per il cuore e per la mente gli ospedali servono poco! Comunque ho deciso che devo riprendermi e anche il blog e le amiche blogger sono sicura che mi aiuteranno! Sai che le tortore sono molto territoriali? Sono sicura che Coco tornerà spesso a farti visita. Ricordati il prossimo inverno di allestire una piccola mangiatoia in terrazzo: noi in giardino abbiamo due belle casette che ha costruito mio marito (tu potrai usare tutta la tua arte!) che ormai sono molto frequentate: le tortore dal collare quando nevica ci vanno addirittura dentro a ripararsi e anche se non ne è semplice distinguerle, sono sicura che siano sempre le solite due. Il tuo ciondolo è veramente bello: un gioiello non convenzionale! Brava! Io ho diversi monili comprati in Sardegna da una giovane ceramista che ha un piccolo laboratorio in un paesino che si chiama Usellus: lei riprende soggetti del periodo nuragico o piccoli animali e li fa in sottili placchette di ceramica. Tienici informate sul tuo laboratorio così poi verremo a trovarti! Un abbraccio..buon compleanno! Anche io sono di luglio! Valentina

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  4. Carissima Valentina, mi dispiace per il brutto periodo che hai passato, dalle tue parole traspare la sofferenza patita; ti sono vicina e ti mando un abbraccio. Sono sicura che ti riprenderai; già il fatto che tu abbia sentito il bisogno di scrivere sul blog quel simaptico post dei turisti ciclisti con tante belle foto piccolo Roger è un buon segno.
    Di sicuro costruirò una casetta per le tortore in terrazzo in vista dell'inverno. Tutti i giorni metto acqua e cibo perchè la mattina presto Coco, insieme ad altri uccellini, torna a mangiare.
    Auguri anche a te, visto che sei di luglio!
    Verrò ancora a trovarti sul tuo blog!

    Ciao

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