Il nostro palco prima dello spettacolo del 3 giugno |
Sicuramente ho già raccontato nel blog della mia passione per i vecchi racconti di fantasmi, quelli che, secondo la tradizione anglosassone, venivano letti la sera della vigilia di Natale, alla luce del fuoco, mentre si aspettava mezzanotte. Ne ho letti decine e ne ho scritto qualcuno, finora sempre rimasto chiuso nel cassetto. Comunque, nonostante questo interesse per gli spettri, la sottoscritta è sempre stata e rimane scettica per tutto ciò che riguarda il paranormale. Se non vedo non credo e non mi è mai capitato di vedere alcunchè.
Quello che mi accingo a raccontare in questo post è un piccolo episodio, realmente accaduto al mio compagno e al suo amico e collaboratore Mauro, nel tardo pomeriggio di martedì 2 giugno, pochi giorni fa. Per dare una spiegazione a questo episodio sono state fatte varie ipotesi, nessuna delle quali, alla luce di tutti gli elementi, risulta soddisfacente.
Il mio compagno non si può definire assolutamente un credulone o un individuo suggestionabile, inoltre non gli piacciono le storie di fantasmi e non le legge, quindi non si può in alcun modo sostenere che egli sia stato influenzato da uno di questi racconti, come, invece, si potrebbe dire se il fatto fosse accaduto a me. Eppure, quando me lo ha raccontato gli è venuta la pelle d'oca, l'ho vista con i miei occhi!
Veniamo ai fatti.
Il mio compagno è un musicista e gestisce una piccola scuola di musica con la quale anch'io collaboro in caso di necessità, quando sono libera dai miei impegni. Come ogni anno a giugno si organizza un concerto degli allievi aperto al pubblico. Da cinque anni affittiamo sempre lo stesso teatro, per due giornate: una dedicata all'allestimento del palco, la seconda dedicata allo spettacolo. Alla fine si smonta tutto e si riconsegnano le chiavi al custode. Il teatro non è molto grande, non è antico, è situato in un piano seminterrato sotto una chiesa; per accedervi bisogna scendere parecchie scale. Questo, oltre all'insonorizzazione che ovviamente un teatro deve avere, fa sì che dalla strada non arrivino rumori e suoni all'interno, e viceversa.
Ad un certo punto udirono distintamente un rumore di passi affrettati, come di qualcuno che corresse, sulle scale interne nel corridoio che dalla platea conduce ai bagni. Sì, proprio così: una corsa e poi una lieve risata di bambino. Subito dopo un breve disturbo elettrico colpì a turno, una dopo l'altra, le casse dell'impianto audio sul palcoscenico: zzzzzzzzz... e poi silenzio.
Il mio compagno ed il suo amico si guardarano in faccia, un po' sbigottiti.
"Hai sentito?"
"Sì"
"Ma c'è qualcuno!"
Lasciati immediatamente cavi ed attrezzi, andarono insieme a controllare le scale, i bagni, i camerini e tutto il teatro; la porta d'ingresso era chiusa a chiave, all'esteno non c'era nessuno. A parte loro due, non c'era anima viva in tutto l'edificio.
Per riprendersi dallo stupore decisero di fare una pausa ed andarono a bere un caffè in un bar. Al loro ritorno, non trovarono nulla di strano, tutto era silenzioso e tranquillo.
Voi che ne dite? Vi è mai capitato di "sentire" qualcosa?
Un caro saluto
Giorgia
Mmmmmm....il seminterrato di una chiesa....potrebbe essere un luogo propizio per un fantasma....però il fantasma di un bimbo fà un pò tristezza! Per fortuna rideva...voleva giocare e scherzare con i due ragazzi! Sono facilmente impressionabile ma ho sempre adorato il romanzo gotico...anche io ho scritto qualche racconto di fantasmi! Un abbraccio e buona domenica
RispondiEliminaSicuramente non era un fantasma triste!
EliminaUn abbraccio, Valentina!
Bella storia... inspiegabile!!!
RispondiEliminaFa davvero venire la pelle d'oca!
A me non è mai capitato nulla di strano, a parte una notte di molti anni fa, quando abitavo ancora con i miei genitori. Mi sveglio di soprassalto nel cuore della notte, senza nessun motivo e sento battere due volte, molto forte, alla porta della mia camera. Mi sono alzata per aprire a chiunque fosse ma nel corridoio non c'era nessuno, le mie sorelle dormivano e anche i miei genitori. Questa cosa non sono mai riuscita a spiegarmela!
Un bacio
Francesca
Accipicchia! anche la tua storia fa venire i brividi!!!
EliminaSi, ho sognato mio padre e abbiamo parlato..ma sono convintissima (da scettica) che era li, vicino a me
RispondiEliminaChe bello, Nicoletta. A me fino ad ora non è mai successo.
RispondiEliminaA presto!