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Esposizione di Fiat 500 e auto d'epoca al Vintage Market - Foto pagina ufficiale Arsenale Vintage Market |
Eccomi amici!
Avevo promesso un resoconto per lunedì, ma, vi dico la verità, il giorno dopo la manifestazione ero stanchissima e invece di scrivere mi sono addormentata sul divano. Inoltre avevo una mano infortunata con un dito dolorante gonfio come una salsiccia... Ora vi racconto tutto.
Come ho scritto nel post precedente, l'occasione di partecipare a questo mercatino è arrivata all'improvviso ed avevo a disposizione pochissimi giorni per prepararmi. Non mi aspettavo di venir invitata poichè sapevo che questa fiera è frequentata da espositori selezionati provenienti da tante regioni d'Italia, per partecipare si pagano cifre non indifferenti (almeno per me; variano a seconda dei metri quadri richiesti per il proprio stand), inoltre il pubblico paga un biglietto d'ingresso. Quindi io mi sono detta: figurati se Laboratorio Comesichiama è all'altezza di cotanti requisiti! Invece mi è arrivato l'invito.
Sinceramente, amici, credo di aver avuto fortuna... Comunque, fortuna o merito che sia, ho accettato di partecipare anche se ero agitatissima e dubbiosa. A farmi decidere è stata una frase del mio compagno che alla mia domanda: "Tu ci andresti?" mi ha risposto: " Chi non risica non rosica."
Il bilancio è stato positivo: sono riuscita a recuperare le spese ed a guadagnare qualcosina che ho subito investito per migliorare la mia produzione; ma soprattutto, le persone che hanno acquistato i miei bijoux mi hanno dato molta soddisfazione.
Ah! Ho incontrato anche una lettrice del mio blog che mi ha riconosciuta! E mi è stata fatta pure una piccola intervista per un giornale; ma pensate a quanto sono stata rimbambita: non ho neppure chiesto di che giornale si trattasse, così ora magari c'è uno sfolgorante articolo che parla di me da qualche parte ed io non lo leggerò mai!
Nei tempi morti ho lavorato per creare alcune collanine tipo queste:
Mi sono state commissionate il venerdì dalla titolare di Mina's, una sartoria-negozio di Ravenna che crea abitini graziosi e particolari. Le collane dovevano essere finite per domenica sera, ultimo giorno di fiera, altrimenti avrei dovuto spedirgliele. Insomma, ho lavorato come una pazza e a forza di far leva sullo stesso dito con le pinze per assemblare le collane, mi sono procurata una contusione che mi ha infiammato la mano sinistra! Oggi fortunatamente si è sgonfiata e non mi fa più male.
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Foto del quotidiano L'Arena |
Quando si partecipa a manifestazioni come questa ci si stanca molto fisicamente, però nei giorni successivi ci si sente pervasi da un'energia positiva mescolata ad un pizzico di rimpianto per l'esperienza conclusa. Per poco tempo si è entrati a far parte di un mondo a sè. Un mondo colorato e fantasioso, popolato di persone che inseguono il loro piccolo sogno di realizzazione e libertà, vivendo un'esistenza spesso precaria e creativa, un po' fuori dagli schemi. Donne, uomini, giovani e meno giovani che si sono reinventati una vita; come le due signore dello stand vicino che da grafiche sono passate a fare le sarte creando abiti con i tessuti disegnati da loro stesse; oppure come il ragazzo di Torino che faceva il fotografo in Germania ed ora crea originalissimi gioielli con pezzi di cornici montati su elementi di ottone o argento.
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Foto del quotidiano L'Arena |
Vi lascio con la mia ultima creazione di cui sono particolarmente soddisfatta:
Etoile, Stella; pendente in pasta polimerica completamente fatto a mano partendo dalla vecchia e poetica immagine di una fanciulla con ali d'angelo intenta a contemplare una stella luminosa.
Un abbraccio a tutti!
Giorgia