giovedì 19 marzo 2015

Festa del Papà... Un ricordo

Settimo 19 marzo senza mio padre.
Mi piacerebbe parlargli ancora una volta, dirgli: "Ehi come stai? Sei felice?"... Raccontargli le tante cose accadute in questi sette anni, conoscere la sua opinione...

Il 19 marzo è per me una data intrisa di cupi ricordi.  Mi ricordo che telefonai per fargli gli auguri per la sua festa , ma mi dissero che si era sentito male e l'avevano portato al pronto soccorso. Poco meno di un mese dopo mi ritrovavo, incredula, a portare fiori sulla sua tomba.

Papà era un uomo semplice e concreto; gli piaceva lavorare duro, aveva grosse mani e muscoli d'acciaio. Però il suo cuore era tenero. Gli facevano pena tutti, uomini ed animali. Di fronte alla sofferenza di un essere vivente gli venivano gli occhi lucidi, si commuoveva.

Ricordo una volta, avevo nove o dieci anni, era una mattina d'estate, stavo fuori a giocare con i miei amichetti (in quegli anni si giocava ancora per le strade tutti insieme); ad un certo punto, un disgraziato in auto investì un gatto. Io andai a chiamare mio padre, lui venne subito a vedere il povero animale che era ancora vivo, seppur gravemente ferito.  Papà lo mise in una coperta e lo portò a casa, nel garage, che era la sua tana. Disinfettò le ferite, silenziosamente. Io guardavo il suo viso serio, sperando facesse un miracolo. Ma, nonostante io all'epoca lo credessi, mio padre non era nè un super eroe nè un santo e pochi minuti dopo lo sfortunato gatto morì.
Oggi ripensare a questo episodio mi commuove profondamente. Ricordare quei gesti di pietà verso una creatura agonizzante, che sarebbe rimasta per ore ignorata sul ciglio della strada se le grandi mani compassionevoli di papà non l'avessero presa e portata a morire in un luogo tranquillo, mi fanno capire che lì, in quel momento, mio padre mi ha insegnato tante cose preziose che oggi fanno parte di me.


Giorgia

6 commenti:

  1. per me è il terzo 19 marzo senza il mio babbo (......in centro Italia si chiama così, e lui viveva nel mio " paradiso", piccolo paese tra le marche e la romagna).
    Terzo 19 anni ma anche oggi, più volte, mi sono ritrovata a prendere il cellulare pensando " devo telefonargli"....perchè lui faceva finta di niente, fingeva di non ricordarsi , ma quando gli arrivavano gli auguri era felicissimo!
    un abbraccio Emanuela

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    1. Anche il mio papà era così, sai Emanuela? Sembrava non badare alle smancerie ma se gli facevi gli auguri e gli portavi un piccolo dono era contentissimo.
      Un caro abbraccio

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  2. il numero di mamma è il suo e nella mia rubrica compare "papi e mamy". Se ne è andato un mattino d'agosto di nove anni fa..ricordo in cielo un'alba bellissima e rossa :)) Però ora sta in cielo con suo fratello e i nonni e sono serena:)))) abbraccio

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  3. Ciao Giorgia, come ti capisco. Sai, tra qualche giorno saranno dieci anni che non ho più vicino a me la presenza fisica di mio padre. Dieci lunghi anni che hanno tracciato un percorso diverso della mia vita. Ma per quanto mi manchi io so che lui non mi ha mai lasciata, sento che mi è vicino a seguire ogni mio passo. Ed è una sensazione bellissima quando riesco a sentire il suo profumo, inspiegabile a parole.
    Un abbraccio

    Emy

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  4. Ragazze, non fatemi piangere, vi prego!!!
    Il mio bellissimo papà, perchè era bellissimo sul serio, in tutti i sensi, ha lasciato questa vita 22 anni fa. Mi manca ancora, tutti i giorni.
    Vi abbraccio
    Francesca

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  5. Amiche, i nostri papà sarebbero felici di sapere che bel ricordo hanno lasciato e con quanto amore e nostalgia le loro figlie li ricordino. I vostri commenti sono tutti belli e commoventi.
    Vi abbraccio tutte.
    Giorgia

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