venerdì 17 gennaio 2014

"Uno chalet tutto per me" di Elizabeth von Arnim


Il post di oggi è dedicato ad un libro che lessi lo scorso inverno e che ebbe il pregio di farmi scoprire Elizabeth von Arnim, una scrittrice vissuta a cavallo tra Otto e Novecento (1866-1941) che mi piace molto.
La sua scrittura vivace, scorrevole, il suo tocco fresco e frizzante, ironico,anticonformista, acuto, a volte spietato, nel mettere in luce i difetti e le debolezze dei suoi personaggi, rendono la lettura divertente e piacevolissima.
 Nei suoi romanzi le ipocrisie della società del suo tempo, la fragilità e la mutevolezza dell'amore e dei rapporti umani, le piccole grandi tragedie della vita vengono raccontate senza drammi.
Il suo tema prediletto è la fuga. Fuga dalle convenzioni sociali, dalla noia della quotidianità, dalla gente che parla troppo, dalla falsità e superficialità dei rapporti tra le persone, dal matrimonio, dall'amore e dalla mancanza d'amore. Le sue eroine sono donne in fuga, alla ricerca di se stesse e della felicità; a volte riusciranno a conquistarla, altre volte se ne ritorneranno a casa deluse, sconfitte ma decisamente più consapevoli.
Se, come me, amate le storie ambientate nel periodo della Belle Epoque e cercate una lettura divertente e rilassante, ma capace di far riflettere con una giusta dose di elegante ironia, Elizabeth von Arnim fa per voi!

                                                                         
22 luglio
Ora voglio starmene in pace.
Stamane mi sono trascinata fin quassù dal fondovalle come una formica malata, e ho raggiunto a fatica il piccolo chalet sul fianco della montagna che non vedo dal primo agosto di guerra. Mi sono lasciata cadere sull'erba davanti alla porta, troppo stanca persino per riuscire a ringraziare Dio di essere arrivata a casa.

Inizia così questo romanzo che racconta la fuga solitaria della protagonista nel suo chalet di montagna per ritrovare la serenità perduta.
E' l'estate del 1919, la prima guerra mondiale si è appena conclusa con il suo pesante strascico di morte ed orrore. Elizabeth ha perso molte persone care, è oppressa da una tristezza invincibile, dopo tanti lutti non ha più fiducia nella vita ed è terribilmente stanca.
Decide, perciò, di lasciare Londra e passare l'estate nel suo chalet sulle Alpi svizzere.
 Durante i primi giorni non fa altro che starsene sdraiata nell'erba ad osservare le nuvole: non riesce a vincere l'apatia e i tanti pensieri tetri che si affollano nella sua mente.
Poi, lentamente, sente il riaccendersi in lei di un sottile palpito di energia e la speranza di ritrovare la gioia di vivere inizia a riaccendersi grazie al contatto con la bellezza della natura circostante. Ricomincia, così ad apprezzare la cristallina luminosità del cielo, i colori dei fiori, i suoni del bosco, l'imponenza maestosa delle montagne.
Il giorno del suo compleanno è sola. Il silenzio delle camere vuote, un tempo abitate da fratelli ed amici, la rende inquieta; ma proprio quel giorno le arriva un regalo inaspettato: due donne, accaldate e smarrite, le chiedono ospitalità. Elizabeth offre loro il pranzo, poi un letto per la notte ed infine le invita a fermarsi per qualche settimana. Le due signore sono sorelle, la più giovane nasconde un segreto che la maggiore cerca in tutti i modi di mantenere tale, ma questo comportamento non farà altro che scatenare la curiosità di Elizabeth.
 Con non poche difficoltà e qualche divertente malinteso, nascerà poco a poco un'amicizia preziosa che porterà nuova speranza e felicità a tutte e tre.


A presto!

Giorgia

4 commenti:

  1. Grazie Giorgia per questa recensione. Sai che è un libro che potrebbe piacermi molto? Appena finisco "Ayla figlia della terra" vado a cercarlo in biblio. Buon fine settimana

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    1. Sono contenta di averti dato un'idea per la prossima lettura! A breve parlerò di altri libri che mi sono piaciuti della stessa autrice.
      Buona domenica!

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  2. Guarda, devo giusto giusto andare in biblioteca in questi giorni a prendere un libro per il Gruppo di lettura... cercherò anche questo. Mi intriga.
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. Io ho trovato questo libro molto piacevole, inoltre ha fatto nascere in me l'interesse per questa scrittrice... Poi dipende dai gusti letterari che ognuno ha e dai periodi della vita in cui ci si trova. Io lo scorso inverno avevo bisogno di un romanzo come questo.
      Se lo leggi fammi sapere le tue impressioni!
      Buona settimana!
      Giorgia

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