martedì 21 gennaio 2014

Incendio al canile



Ieri mattina appena sveglia ho saputo che nella notte tra sabato e domenica un corto circuito ha provocato un terribile incendio all'interno del canile della mia città. Tra le fiamme sono morti otto cani. Gli otto musi dolci che vedete nel triste collage fatto dalle volontarie di un'associazione animalista...
Beh sapete, non ne ho parlato con nessuno per non farmi dare della patetica ridicola, ma ci penso da ieri con un nodo in gola.
Nel 2009 feci la volontaria in questo canile per un anno,  quei cani li conoscevo.  Li portavo a correre e giocare nel campetto interno alla struttura. Me li ricordo tutti, a parte due, Sergio e Dante, che arrivarono dopo, quando io smisi di andare.
A Sissi ho pensato qualche giono fa, perchè quella cagnotta nera, timida, che fuggiva sempre mi era rimasta nel cuore. Ormai era anziana. Mi raccontarono che una volta venne adottata da una famiglia che poi la restituì perchè lei stava tutto il tempo nascosta sotto il tavolo e non voleva giocare. Tutti i cani dei recinti bruciati vivevano in canile da tanti anni ed avevano ben poche possibilità di uscirne perchè vecchi, non tanto belli o con un carattere non facilmente gestibile. Però, quando fai il volontario, tutto questo non ti interessa, perchè impari a conoscere pregi  e difetti degli animali di cui ti occupi e, anzi, un occhio di riguardo ce l'hai proprio per quelli più brutti e disgraziati che non troveranno mai una casa.
L'incendio è scoppiato intorno alla mezzanotte. Il canile non dispone di un guardiano notturno, quindi le fiamme hanno fatto in tempo a svilupparsi indisturbate, prima dell'arrivo dei soccorsi. I poveri cani sono morti bruciati all'interno dei recinti, senza aver la possibilità di fuggire! Non ci posso pensare, poverini, che fine atroce...
 I cani dei recinti vicini erano terrorizzati e i  soccorritori non riuscivano a liberarli perchè le povere bestiole mordevano impazzite di paura. Con molte difficoltà i pompieri hanno spento il fuoco, ma per gli otto sfortunati  non c'era più nulla da fare.
Sono ormai decenni che le varie amministrazioni comunali promettono un canile nuovo, al posto di quello fatiscente, pericoloso ed inadeguato, ma nulla è mai cambiato. Ricordo che nel 2009 si parlava di un imminente trasferimento nella nuova struttura... Sono passati cinque anni da queste promesse e i cani sono ancora lì. Adesso si parla di un traferimento a primavera, ma sarà vero o sono le solite parole inutili dette perchè l'incidente è finito sui giornali?
Perchè nel nostro Paese si attende sempre che avvenga una disgrazia irreparabile prima di agire?





6 commenti:

  1. Giorgia, che evento tristissimo. Quei bei musetti, quanta paura e quanta impotenza avranno provato...che occhi dolcissimi. Quanto siamo cattivi noi uomini...se avessi avuto spazio e più tempo da dedicargli avrei preso in canile il mio amico a quattro zampe...magari sarebbe stato il simpatico Dante...o la dolcissima Sissi...ho il mio Roger in grembo e insieme diciamo una preghierina per queste povere creature e anche per i sopravvissuti, perché dimentichino questa grande paura e trovino presto una famiglia che li ami. Tu stai serena, troveranno tanti amici sul Ponte dell' Arcobaleno...un abbraccio

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    1. Grazie Valentina. So che ora quei cagnolini non soffrono più... Però continuo a pensare alla fine terribile che hanno fatto. In queste occasioni si cerca sempre un colpevole, anche se credo che stavolta l'unica colpa sia da imputare al Destino, perchè il quadro elettrico che è andato in corto era nuovo e quella notte pioveva a dirotto, nonostante ciò l'incendio si è sviluppato... Certo se il canile fosse stato meno fatiscente, costruito con materiali moderni, probabilmente tutto questo non sarebbe accaduto.

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  2. Dico sempre che, se si vuole un cane, bisogna andare al canile. I cani di razza una casa la troveranno sempre!
    Io presi il mio ultimo cane al canile. Non era un cane facile, per 6 mesi non sono riuscita a toccarla, prima di conquistare la sua incondizionata fiducia tutti, tranne mio marito che l'ha avuta quasi subito, ci abbiamo messo quasi un anno. Adottare un cane del canile, soprattutto un cane già adulto e con una storia di maltrattamenti alle spalle (come era accaduto a Pimpa) o di abbandono, è un atto di Amore. Riportare indietro un cane perchè non è abbastanza giocherellone è un atto idiota e che denota una profonda insensibilità.
    Mi stringo ai volontari del canile, a te che ci hai lavorato e ai cani sopravvissuti... e per i cani che non ci sono più mando una preghiera!!!
    Un bacio
    Francesca

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    1. Cara Francesca, l'esperienza di volontariato che ho fatto in canile mi ha insegnato tantissimo e spesso mi manca. E' vero, prendere un cane adulto che magari ha subito traumi richiede tanta consapevolezza e sensibilità; però io ho assistito a delle trasformazioni impensabili da parte di animali scontrosi, paurosi o aggressivi che, adottati dalla persona giusta, sono diventati compagni stupendi. Queste sono esperienze bellissime.
      Non dimenticherò mai quei poveri 8 cani morti in quel modo, senza nessuna colpa. Che ingiustizia.
      Grazie, a presto.

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  3. Ciao Giorgia, in genere il dolore degli animali non mi fa star male tanto quanto quello che provo invece per gli esseri umani e mi sento pure in colpa quando conosco persone, come te per esempio, che soffrono in modo così vivo per gli animali: penso che la sensibilità, in genere, sia una ricchezza perchè offre delle opportunità, quindi il fatto di non provarla è, in un certo senso, per me, un limite. L'ultimo mio ricordo di un cane risale a più di vent'anni fa quando ne comperai uno ad una fiera, vedendolo rinchiuso in una gabbia minima, lo portai dal "mio" (avevo i gatti :-) ) veterinario che s'indignò per la precocità con la quale era stato staccato dalla mamma, diceva che era nato da pochissimo. Vaccinato e sverminato gli trovai, in brevissimo tempo, un nuovo padrone.
    Aperta e chiusa così la mia esperienza con i cani... per sempre. Claudia
    P.s. L'ultimo gatto che ho avuto era un cucciolo randagio trovato nella cuccia accudito da un cane :-)

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    1. Ciao Claudia, da quello che mi racconti si capisce che anche tu sei sensibile alla sofferenza degli animali, altrimenti non avresti comprato quel cucciolo per liberarlo. Anzi, hai fatto proprio un bel gesto!
      Io ho sempre amato gli animali, però la mia sensibilità nei loro confronti è aumentata molto negli anni, proprio grazie alle esperienze con i miei cani. Ho capito che le bestie soffrono, in silenzio, ma soffrono come noi, forse di più, perchè, al contrario dell'essere umano, essi sono innocenti. Da qualche anno sono diventata vegetariana: non riesco più a mangiare la carne pensando che proviene da animali che hanno sofferto.
      Grazie per la tua storia, a presto!

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