giovedì 8 febbraio 2018

Fuori posto


Il cielo imbrunisce in questo pomeriggio domenicale di febbraio.
Ho lasciato una fila di lucine natalizie sul davanzale della finestra e al tramonto accendo sempre una candela: mi piace guardare la fiamma che si piega e si allunga al minimo spostamento d'aria.
Sto in questa bella casa spaziosa come fossi in un albergo, però non riesco a mettere radici, qui. Sono come quelle piante che vengono continuamente spostate: prima all'ombra poi al sole, da una zona all'altra del giardino, così la pianta soffre e non fiorisce. Adesso sento più forte che mai il bisogno di mettere radici, di trovare un posto solo mio. E questo posto esiste: è la mia casa in Lessinia. Non sono neanche 60 metri quadri, disposti male su tre piani -casa terra-cielo, come scriverebbero sugli annunci immobiliari per nascondere, con questa suggestiva definizione, una topaia  in cui non entra nemmeno un tavolo - tuttavia questa scomoda casina è tutta mia e nessuno potrà costringermi a lasciarla, a meno che non sia io a deciderlo.
Sono stanca di precarietà, non ne posso più. Eppure, per fare quello che ho in mente, la precarietà sarà ancora la mia fedele compagna. Però sarà diverso: sarà una precarietà voluta, non decisa dagli altri come è stato negli ultimi anni... La sensazione logorante di essere sempre fuori posto, di non fare mai abbastanza. 
Tuttavia rimpiango molto gli anni belli che ci sono stati: non posso più guardare i vecchi post del blog senza provare dolore. Nulla di quello che avevo costruito e che ho perduto mi farà la grazia di tornare.
Mi rendo conto di aver scritto un'altra pagina deprimente.  I lettori scarseggiano, ormai, e forse sarebbe tempo di chiudere anche con questo blog, che ho molto amato.
A volte l'amore non basta.

9 commenti:

  1. Dobbiamo credere sempre nell'amore anche se a volte ci fa tanto soffrire. Tieni duro! e ben vengano ogni tanto gli sfoghi e le pagine deprimenti....non può essere sempre tutto bello e spensierato, dietro queste pagine ci sono persone vere con cuori e sentimenti. un forte abbraccio

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  2. Ciao, è la prima volta che commento un post...Ho scoperto da poco il tuo "Laboratorio" e mi é subito piaciuto leggerti. Purtroppo la vita a volte ti costringe a periodi faticosi ma vedrai che arriveranno ancora i momenti di serenità. Continua a scrivere! Io sono una tua lettrice accanita!! Un grande abbraccio

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    1. Per la prima volta, dopo cinque anni, ho pensato di chiudere il blog, ma ecco che mi arriva il tuo messaggio di "lettrice accanita" che mi fa venire voglia di andare avanti. Ti ringrazio. Vorrei tornare a scrivere tanto come una volta e spero di farlo. Un caro saluto.

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  3. Io non l'ho sentito come un blog deprimente... anzi. Oltretutto mi riconosco in quello che dici. Anch'io a un certo punto ho avuto bisogno di mettere radici, di avere una casa solo mia e adesso ce l'ho ed è appunto 60 m2 scarsi....

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  4. Mi unisco alla tua lettrice accanita: anch'io ogni giorno vengo a trovarti nel tuo blog. Si capisce che sei cristallina e sono sicura che il futuro ha in serbo per te buone cose...

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  5. Ho appena scoperto il tuo meraviglioso blog, ti prego rimani, anch'io sono e sarò una tua lettrice accanita...rimango in attesa dei tuoi racconti...un abbraccio Katia

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